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giovedì 5 marzo 2015Aggiornato il:

Lost in Saigon



Diario di Viaggio in Vietnam
mercoledì 4 febbraio


Come al solito il cambio di fuso orario mi fa svegliare prestissimo. Aspetto l'alba guardando i tetti delle case dalla finestra e ormai sono smaniosa di uscire.


La giornata è dedicata alla scoperta della città.
Inizio a prendere confidenza col traffico, che inizialmente mi sembra semplicemente una follia. Infilarsi nelle rotonde è a dir poco spaventoso, sciami di motorini che sembrano entrarti dritti dritti nella portiera del taxi che si infila nelle strade senza troppi complimenti. Mi sono spaventata un paio di volte, quando ho visto arrivare in contromano un motorino carico di cristiani, dandoli per spacciati. Invece è tutto uno schivarsi e infilarsi, un flusso continuo che alla fin fine sembra anche avere un senso.

In strada vale sempre la regola del più forte, il più grande ha si prende la precedenza sul più piccolo. Inutile dire che il pedone vale meno di niente (specialmente qui, che il più sfigato ha almeno la bicicletta).
Ecco perché il primo vero approccio col traffico di Saigon ce l'ho quando provo ad attraversare la strada.

Ci si fa l'abitudine eh, bisogna solo capire qual è il momento giusto per partire e mettersi in testa che una volta che sei andato non ti puoi fermare. Andatura costante (e occhi che guardano in entrambe le direzioni) e in qualche modo i motorini ti schivano. Pazzesco.


Saigon




Per prima cosa visitiamo la Sala della Riunificazione prima che arrivino i pullman stracarichi di turisti. E' un simbolo importante nella storia politica del Paese, e oltretutto sia il Palazzo che il parco intorno sono davvero belli da visitare. Nel seminterrato c'è un bunker e un centro operativo militare (molto interessante ma un filino claustrofobico).


Palazzo della RiunificazionePalazzo della Riunificazione


Palazzo della Riunificazione

Poco distante dal Palazzo si trovano gli edifici più famosi della città. Il primo è la Cattedrale di Notre-Dame decorata con mattonelle rosse e vetrate colorate, con guglie alte 40 metri e una statua della Madonna di fronte alla facciata.

E poi il mio preferito: il palazzo della Posta centrale in stile coloniale francese. Sulla facciata color rosso e crema sono incisi i volti di famosi filosofi e scienziati. All'ingresso, dove tra l'altro c'è un magnifico pavimento decorato con enormi mappe antiche, ci sono le panchine e le vecchie cabine telefoniche (alcune convertite in bancomat). L'interno è spettacolare, non solo per l'alto soffitto e la struttura architettonica ma per il fatto che la sala che termina con il grande ritratto di Ho Chi Minh è davvero un ufficio postale, con sportelli, impiegati e gente in coda.

Inutile dire che i souvenir più belli li ho presi qui, tra vecchi francobolli, cartoline e le classiche magliette (tra cui una bellissima Lost in Saigon che mi ha dato l'ispirazione per il titolo di questo post).

Cattedrale di Notre-Dame Saigon

Posta centrale Saigon

Posta centrale Saigon


Restiamo in zona. La via Dong Khoi è davvero stupenda, piena di edifici coloniali, alberghi prestigiosi e negozi interessanti. Tra tutti vi segnalo ARTBOOK (vedi info a fine post).

Pranziamo in un bel ristorante in via Pasteur, dove ci sono cucine a vista nel porticato intorno alla sala principale che si trova nel cortile di un palazzo d'epoca.
Assaggio una specie di frittella con i gamberi e spiedini alla griglia con noodles e arachidi. Ogni piatto è accompagnato da foglie di insalata che assaggio per la prima volta.

Nhà hàng ngon Saigon

Nel pomeriggio andiamo al mercato Ben Than, dove vorrei comprare un sacco di cose ma siamo solo all'inizio e voglio viaggiare leggera. In un certo senso avrò modo di pentirmi per non aver preso neanche un souvenir... Dovevo seguire il consiglio del papà di Lore, ovvero "se ti piace qualcosa prendilo che in Vietnam non si sa mai".


Ben Than Market Saigon


Ci sono ben 31°.
Cerchiamo un po' di ombra nel cortile esterno della Pagoda dell'Imperatore di Giada. Questo tempio onora il Signore dell'Universo (o Imperatore di Giada) ed è riccamente decorata. Le pareti esterne sono dipinte di rosa, colore che mi sembra piuttosto insolito, anche se si abbina benissimo al grigio-verde dei tetti. L'interno è un susseguirsi di sale di piccole dimensioni e un santuario principale, dove c'è parecchia vita. All'esterno c'è un grande braciere e un rifugio di tartarughe.

Pagoda dell'Imperatore di Giada Saigon

Pagoda dell'Imperatore di Giada Saigon


Abbiamo ancora un po' di energie, e visitiamo il quartiere Cholon. Ci concentriamo sulla via principale, dove ci sono diverse Pagode, un mercato e la Moschea. All'interno delle Pagode gli incensi accesi e i colori sono davvero suggestivi, mentre nella via il traffico dei motorini, le abitazioni strette e le matasse di cavi elettrici sono gli elementi principali di questa zona.


Pagoda An Hoi Quan

Pagoda Hoi Quan Nghua An

Pagoda Hoi Quan Nghua An


Pagoda Thien Hau

Pagoda Thien Hau



Cholon Saigon


Prima di rientrare in hotel ci fermiamo a prendere un caffè vietnamita da una signora che ha un baracchino e qualche sgabellino di plastica nei pressi di un portone. Il caffè in Vietnam è un qualcosa di simile ad un rito. Lo prendiamo con ghiaccio, e il gusto ricorda il cocco e la mandorla.

Per cena il papà di Lore ci porta in un ristorante di pesce dove facciamo la nostra prima abbuffata. Ostriche, gamberoni, pesce alla griglia e alcune specialità vietnamite di cui non ho ancora imparato il nome per una cena che definire ottima è troppo poco.

Bien Dong 5&6 Saigon

Era da tanto tempo che non viaggiavamo in compagnia, e devo dire che essere in quattro è davvero divertente. Ho la sensazione che sarà un viaggio indimenticabile, oggi ne ho avuto solo il primo assaggio. Dobbiamo già chiudere le valigie, domani si parte di nuovo.





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Info pratiche:


Palazzo della Riunificazione
135 Nam Ky Khoi Nghia | District 1, Ho Chi Minh
7:30 - 11:00  |   13:00 - 16:00
Ingresso 30.000 đồng (Se volete visitare il parco in pulmino elettrico: 10.000 đồng)

Posta centrale
2 Công xã Paris - Bến Nghé, tp. Hồ Chí Minh
7:30 - 18:00

Bến Thành Market
Lê Lợi, Bến Thành, Hồ Chí Minh

Pagoda dell'Imperatore di Giada
73 Mai Thi Luu St, Hồ Chí Minh


ARTBOOK
Libri, poster e souvenir
43 Dong Khoi St., Dist. 1, Hồ Chí Minh
artbook.com.vn

Pranzo: Nhà hàng ngon
160 Pasteur, Bến Nghé, Quận 1, Hồ Chí Minh

Cena: Bien Dong 5&6
410-412 An Dương Vương, Ho Chi Minh P.4 Q5
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32 commenti:

  1. che meraviglia!! la foto del mercato è stupenda!!

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    1. Vorrei prendermi il merito ma è stato un colpo di fortuna ^_^

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  2. Bellissime queste foto piene di colori. Quella insalata a me sembra ortica XD

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    1. Il gusto ricorda un po' lo shiso giapponese e la menta, potrebbe essere un tipo di ortica come dici tu ma con un sapore molto diverso.

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    2. Non l'ho mai assaggiato lo shiso, ma dicevo per scherzare sull'ortica. Non so proprio cosa possa essere.

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    3. In realtà a guardarla sembra davvero ortica! Boh ^_^ devo indagare

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  3. Che bello che bello! E che invidia..qui fa un gran freddo e tu stai a 31°! Buon viaggio!

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  4. Non commento il cibo perché sarebbe troppo facile dire che è fantastico! Ma il resto fa venire voglia di trasferirsi altro che viaggio! Foto magnifiche. A proposito di foto....

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  5. Che bello leggerti cara!
    Il palazzo delle poste era piaciuto tantissimo anche a me....
    Poi, per quanto uno possa aver letto e sentito dire sul traffico, finchè non sei lì non ci puoi credere. Io ero preparata ai motorini ovunque, ma alla fine ho scoperto che i più pericolosi sono i taxi. Loro NON si fermano. MAI... Aspetto con curiosità le prossime tappe!

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    1. Verissimo. Mi ero anche guardata qualche video sul traffico ma non ero pronta lo stesso. Solo vedendolo davvero si può capire!
      Io ho avuto paura anche degli autobus... ^_^

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  6. Ammazza che cena! Splendido l'ufficio postale, ma in realtà mi sembra tutto bellissimo (a parte il traffico).

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    1. Alla fine anche il traffico di motorini è pittoresco. Ti dirò, quasi quasi mi manca.

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  7. Non eravate in quattro Ciccola mia, ma c'ero anch'io in questo meraviglioso viaggio che ci presenti sempre in maniera impeccabile...
    Quante cose nuove, strane , bellissime e che mangiare saporito e gustoso...
    Grazie per questa opportunità virtuale amica cara...
    Un grande bacio!

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  8. Hai una grazia e una simmetria nel fare le foto al cibo... Le cerco sempre nei tuoi post! Meraviglia!

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  9. Ciao!
    Mi sono gustato questo bel viaggio con te, ma volevo soprattutto ringraziarti per le parole gentili che hai avuto per me nel commento dall'amico Moz.
    Forse le belle persone sono provviste di radar per riconoscersi a vicenda... :)
    Un abbraccio.

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    1. Ti ringrazio davvero tanto, ho letto il commento che hai lasciato da Moz e non pensavo che ti avrebbe colpito così tanto... E intanto oggi ho passato un'altra oretta sul tuo blog :)
      Ricambio l'abbraccio!

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    2. Dimenticavo: sono gattofilo anch'io. Ti saluta il mio nerissimo Isidoro! :)

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    3. Aaaaa! Un gatto nero con un bellissimo nome *_*

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  10. Ciao! E se per caso non te li ho ancora fatti... auguri! Il tuo racconto del viaggio in Vietnam mi sta già emozionando! Forse anche perché, come sai, sono stata anche io in viaggio di nozze lì, rivedere e risentire tramite le tue parole tutte le splendide atmosfere mi fa quasi spuntare una lacrimuccia... inutile dire che non vedo l'ora di leggere il seguito!

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    1. Che bello quando dici che ti commuovi , significa che è stato un viaggio davvero speciale. Allora mi sa che ti farò tornare alla mente dei bei ricordi ^_^

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  11. In generale con i souvenir, se si tratta di un viaggio itinerante, ho imparato (a mie spese) a non lasciarmi scappare le occasioni. Ritrovarle è praticamente impossibile XD
    Il traffico dev'essere davvero bestiale °__°

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  12. che colori meravigliosi...e che voglia di caldo, quanta gente che esiste ne mondo...

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    1. Avevo tanta voglia di caldo anch'io, non avevo mai fatto un viaggio così in inverno.

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  13. E dire che io ero rimasta traumatizzata dal traffico di Istanbul!
    Bello l'ufficio delle poste, ma le mie preferite sono le pagode! Mi piace molto anche pensarle nell'insieme di quelle case strette e alte,
    Voglio il caffè vietnamita!!! Mi ispirano molto anche le frittelle di gamberi.

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    1. Sì le pagode sono molto belle specialmente nel contesto. Sono delle piccole oasi di pace all'interno di una strada caotica.
      Non sono ancora stata a Istanbul, credo che anche lì il traffico sia pazzesco!

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  14. Come sempre mi sento in piena sintonia con le tue impressioni. Evidentemente abbiamo gusti simili. Ho adorato il frittellone ai gamberi, ma che spettacolare cena di pesce, certo qundo vai con uno che conosce il posto, vai a colpo sicuro!! Per la precisione il palazzo delle poste è nientemeno che di Eiffel, quello della torre!

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