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lunedì 6 ottobre 2014Aggiornato il:

Folle folle Busan



Diario di viaggio in Corea
15 agosto 2014



Questa mattina per lasciare la nostra Homo Nomad Guesthouse abbiamo dovuto tirare fuori i fazzoletti.
La padrona di casa aveva i lacrimoni già di prima mattina, quando siamo scesi a fare colazione e dovevamo ancora chiudere le valigie.
Il momento dei saluti è stato indimenticabile. Dopo il classico scambio di mail, la promessa di rivederci prima o poi, l'invito a venire in Italia e frasi che sembrano di circostanza ma che invece arrivavano dal cuore c'è stato l'abbraccio più bello che potessi aspettarmi.

Sono andata via col magone. Io mi commuovo facilmente ed è stata dura trattenermi dall'andare via in lacrime.

Ci si può affezionare così tanto a qualcuno in così poco tempo? La cosa che mi ha colpita ed emozionata di più è che in questi giorni abbiamo visto arrivare e partire molta gente, ma non ho mai visto Madame così dispiaciuta. Non vorrei sembrare presuntuosa, ma credo che nei nostri confronti ci sia stata da subito una sintonia e una simpatia (ricambiata) particolare.




Annyeong, camera coreana.




La nostra nuova destinazione è Busan, una città sulla costa sud della Corea. Il viaggio in autobus è breve, in poco più di un'ora siamo arrivati.

Il tempo è bruttissimo. La città invece ci fa subito un'ottima impressione.
Mentre cerchiamo la metro veniamo avvicinati da un signore gentile e sorridente che ci da qualche indicazione e ci fa alcune domande. Poi ci lascia un paio di volantini e ci dice che se vogliamo possiamo contattarlo.
Era un testimone di Geova.

Ci vogliono quasi 40 minuti per arrivare alla nostra stazione, che assomiglia ad un caotico centro commerciale sotterraneo. Mi affido ai miei appunti e troviamo subito la strada giusta. Con enorme stupore siamo in un quartiere bellissimo, che si sviluppa intorno ad una grande via pedonale piena di negozi, locali notturni, bancarelle, ristoranti e cinema. La strada è piena zeppa di giovani.

Man mano che cammino il mio sorriso si allarga. Questo posto è stupendo.

La via pedonale nella zona Bujeon-dong (dove si trova il nostro hotel)

Notiamo subito un'insegna: THE GUNDAM BASE.
(Ne parlerò ampiamente in un post dedicato. Da perderci la testa.)


L'albergo supera alla grande la mia aspettativa. Considerando il costo e le foto che avevo visto in internet avevo messo in guardia Lore che sarebbe stato sicuramente una mezza schifezza. Mi sbagliavo di grosso!
Devo premettere che non sono abituata al lusso, e molti giudicherebbero di sicuro questo albergo un misero 3 stelle (e lo è). Detto questo per quanto mi riguarda avere un stanza ampia, con un bel letto comodo (letto! quanto mi sei mancato!) con un piumone soffice, frigobar, tavolo e poltroncine ecc. ecc. e soprattutto un bel bagno con doccia e tutte le creme, cremine, saponi e shampi (c'è addirittura il dopobarba) è un lusso.

Ci prepariamo e usciamo subito alla scoperta di questa città che ci appare subito folle. Non riesco a pensare ad un'altra parola per spiegare una città dove ci sono così tante luci, musica sparata che esce dai negozi, il fiume di gente che affolla le strade. Di sicuro ci sono altre zone più tranquille, ma sono entusiasta di questa. Mi mette una strana euforia.

Prendiamo uno spiedino di pollo alla griglia al banchetto di una signora che mi sorride e mi dice più volte che sono carina (sicuramente usa questa gentilezza con molte ragazze, ma a me fa molto piacere sentirmelo dire) e iniziamo a camminare sul lungo vialone per esplorare un po' la città.

Banchetto ambulante

Pollo alla griglia con salsa


Arriviamo in una zona dove le vie hanno il nome del mestiere esercitato nei negozi. Un intero quartiere è dedicato ai gioiellieri (gold theme street).

Poi ci troviamo in un enorme mercato coperto (Busan Pyeongwa Market e Busan Jayu Wholesale Market) che si sviluppa in più piani. Anche questo ambiente è piuttosto caotico, e anche se mi piacerebbe osservare meglio tutti i meravigliosi hanbok esposti preferiamo uscire.

Il tempo, nel frattempo, sembra migliorare. Da quando siamo arrivati ha smesso di piovere.

Ristoranti coreani

Oggi è il 15 agosto e in Corea si festeggia il giorno della liberazione.
In tutte le strade e sui palazzi sono esposte le bandiere.

Per le vie di Beomil-dong

Negozi e bancarelle

Tombini di Busan Market e Gold Street

Aperitivo al pub

Statue artistiche nella via pedonale


Stasera per cena scegliamo il ristorante fidandoci del nostro naso. Non posso descrivere a parole l'odore che c'è per la strada, specialmente dove si concentrano i ristoranti che fanno la carne alla griglia.
Mi perdonino i vegetariani, ma io a questo profumo non riesco a resistere.
Quando ero piccola avevo un fumetto di Candy Candy (ho una certa età) che finiva con un pic nic all'aperto e spiedini alla griglia. L'ho letto centinaia di volte (avevo solo quello) e ogni volta mi veniva l'acquolina in bocca. Giusto per rendere l'idea che se mi basta vederla in disegno fin da bambina, figuriamoci a sentirne l'odore tutto il giorno.

E comunque a Ferragosto la grigliata per noi è un tradizione.

Ristorante coreano

Grigliata coreana


Dopo cena ci buttiamo nella mischia. Le strade sono colme di gente. Non posso resistere a un po' di sano shopping (non è vero, è che dopo una bella cena accompagnata da un discreto numero di birre finisco sempre col cadere nell'acquisto compulsivo).
Entriamo in un Daiso e ci dividiamo, entrambi diretti verso il proprio reparto preferito. Riemergiamo alla cassa, dove confrontando i cestini ci rendiamo conto di averli riempiti con un sacco di meravigliose stupidaggini.

Busan al tramonto

Luci, suoni, colori. E una marea di ragazzi per le strade.

A Busan tutto è folle.
Anche il micro-ristorante ambulante dove vengono cucinati spiedini in spazi davvero ristretti.

Insegne, locali, musica a palla.


Andiamo a dormire piuttosto tardi rispetto al solito. Busan, invece, non dorme mai.







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Info pratiche:

Autobus Gyeongju - Busan 
1h 10 m (62.2 km) da 4,800 a 5,200 won - 1 ogni ora

Angel Hotel
223-2 Bujeon 2-Dong, Jin-Gu, Busan
Metro Line 1 Station Seomyeon (n°119) exit 2 (proseguire sul corso lasciandosi la stazione alle spalle, girare alla terza via a sinistra e poi alla terza via a destra).
Camera doppia 49,500 won  notte

Mercati tradizionali a Busan:
http://english.busan.go.kr/ebook/data/BusanTraditional.pdf

Ristorante 새마을 볼고기
Cena di carne per due 33,000 won


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13 commenti:

  1. Succede, succede di affezionarsi così in un ostello. Anche a me è successo nel mio ultimo viaggio, c'era un'atmosfera così bella e familiare che non volevo più andare via.

    Busan sembra proprio un posto assurdo, pare di sentire i suoni guardando le foto, come se ne uscisse fuori l'atmosfera della città. Forse non sarebbe uno di quei luoghi che mi fanno perdere la testa, ma di certo non ci si annoia! Però sono curiosa di sapere di più! :)

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    1. E' una città che ho adorato per tre aspetti: è sul mare - ci sono zone folli come quella in cui avevamo l'albergo ma anche tante altre tranquillissime - è in una posizione geografica perfetta.
      Ogni volta immagino di avere la possibilità di trasferirmi in un Pese e dover scegliere la città in cui vivere. Se per il Giappone direi senza dubbio Tokyo, per la Corea sceglierei Busan.

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  2. ok, dai...confessa: che cosa hai comprato nel supermercato...? :D

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    1. Dovrai aspettare il (chilometrico) foto-post sui souvenir!!!

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  3. Ma che figata! Anch'io insisto per il post sui tuoi acquisti ;P

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  4. Cosa hai orso al Daiso? :) Facci un post sui souvernirs ahahh! Questo posto mi piace molto e il mini banchetto degli spiedini è troppo forte!

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    1. Anche questa volta far stare tutto in valigia è stato faticoso, il post sui souvenir sarà moooolto ricco ^_^

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  5. meraviglioso il contrasto tra case e grattacieli!!

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  6. Cavolo, dopo un mese di splendido isolamento se andassi in un posto così mi verrebbe un colpo! :-D

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