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lunedì 2 giugno 2014Aggiornato il:

Diario di viaggio ad Amsterdam - quarta parte


Ho abbandonato l'idea iniziale del viaggio,
quando avevo in mente di vedere diverse città dell' Olanda.
Amsterdam mi basta e avanza,
e poi bisogna pur avere una buona scusa per tornare.



Diario di viaggio ad Amsterdam - quarta parte



L'idea stamattina è di andare nella zona dei musei, decidere quale vogliamo visitare e fare un pranzo al sacco nei prati del Vondelpark. Purtroppo il tempo minaccia pioggia, perciò niente parco, e le code chilometriche per i musei (specialmente per quello di Van Gogh) mi scoraggiano.

Per qualsiasi museo è caldamente consigliabile prenotare i biglietti online. Ovviamente noi non l'abbiamo fatto, e di passare la mattinata in coda non ne abbiamo proprio voglia.

Facciamo un giro nella piazza, nei giardini dei musei ed entriamo nel palazzo del Stedelijk Museum, guardando le parti visitabili gratuitamente.

Stedelijk Museum
In stile neorinascimentale olandese, è il più importante museo di arte moderna e contemporanea.
Stedelijk Museum



Museumplein
Museumplein

Cambiamo itinerario e decidiamo di visitare la parte nord-est della città. Partiamo da Dapper Market (vicino a Ooster Park), che rispetto a quelli visti fin'ora è il più popolare. Direi che è un "mercato vero", dove i clienti sono per lo più anziani e famiglie, e sia gli articoli venduti che i prezzi sono decisamente più alla buona rispetto ai mercati più turistici.

Il profumino del pane caldo ci attira come mosche, con 1 euro prendiamo ben cinque panini (che alla fine saranno il nostro pranzo). Quando hai fame non c'è niente di meglio del pane.

Continuiamo per il nostro itinerario, prossima tappa: Brouwerij't IJ, il birrificio fondato nel 1983 originariamente sul fiume Ij e in seguito spostato sotto al mulino, dove ci fermiamo a bere una birra.

Brouwerij't IJ
Brouwerij't IJ

Brouwerij't IJ
Brouwerij't IJ

Plantage Middenlaan, il corso che costeggia l' Artis Royal Zoo.
Ponte con passaggio a livello.
Plantage Middenlaan

Mozes En Aäronkerk
La chiesa di Mosè e Aronne
Mozes En Aäronkerk

Proseguendo verso ovest si arriva in Jodenbreestraat, e sul ponte guardando a destra c'è il Cafè de Sluyswacht che si trova in una delle case più storte (e più belle) di Amsterdam (parere personale, eh).
Di fronte c'è un portone con dei particolari che attirano la mia attenzione.

Portone decorato in Sint Antoniesluis
Sint Antoniesluis

Arriviamo fino a Nieuwmarkt e ci addentriamo nel quartiere a luci rosse. Sinceramente non so cosa mi aspettavo. Ci sono sexy shop con gadget assurdi, cose mai viste e altre piuttosto divertenti. In vetrina le signorine (termine generico per indicare tutti, ragazze/ragazzi/donne/trans) vista l'ora più che attirare i clienti si stanno preparando. Qualcuno/a si sta anche facendo la barba.

All'ingresso dei locali ci sono degli omoni a cui non diresti stronzo manco per scherzo che hanno facce poco rassicuranti. Il tutto mi sembra apparecchiato, confezionato e infiocchettato a uso e consumo di turisti boccaloni che si fanno pelare (giustamente, direi) il portafoglio per festeggiare magari un addio al celibato neanche tanto originale.

Red Light Bar
Red Light

Arriviamo in Piazza Dam, che col sole sembra ancora più bella. L'unico inconveniente di questa piazza è il pavimento, con questo acciottolato un po' irregolare io non riesco proprio a camminare (con gli stivali) ma considerando che sono l'unica ad attraversarla a fatica probabilmente è un problema solo mio (o dei miei piedi).

Ci perdiamo nelle vie per arrivare in Rembrandt Plein, osservando i canali, le case, i deliziosi portoni e le eleganti decorazioni floreali sui ponti. Mi piace ogni singolo particolare di questa città, e non ho ancora trovato un angolo brutto o un marciapiede sporco. Possibile che la perfezione esista davvero?

Piazza Dam (e l'acciottolato assassino)
Dam Square

Le case senza tende sono per me un invito irresistibile a sbirciare dentro.
Le case di Amsterdam

Portoncini d'ingresso super eleganti con cornice floreale.
Le case di Amsterdam

Acqua, acqua, tanta acqua.
Amsterdam - I canali

Scorci bellissimi
Amsterdam - I canali

La statua di Rembrandt
Rembrandt

Reguliersgracht (una delle vie più belle secondo me)
Reguliersgracht

Houseboats
Houseboats

Dopo aver fatto una pausa in camera, usciamo prima di cena ed esploriamo la zona del nostro hotel che si chiama Pijp. In ceintuurbaan, andando verso l'Amstel, incontriamo subito un palazzo del 1884 con una facciata molto particolare. Si chiama "La casa degli gnomi" e ci sono molte decorazioni tra cui appunto due gnomi che sembrano lanciarsi la palla da un tetto all'altro. Purtroppo non sono riuscita a fare foto decenti in quanto la visuale era quasi totalmente coperta da grossi alberi, ma ne potete vedere un paio qui.

Arrivati sul fiume Amstel giriamo a destra sul lungofiume e di nuovo a destra in Rustenburgerstraat dove troviamo la Polder House, una delle poche case rimaste che furono costruite nel 17° secolo lungo l'Amstel al di fuori delle mura della città. 
(Leggi qui per approfondire)

 Polder House
Polder House

Proseguiamo e troviamo Diamantbuurt o il Distretto dei Diamanti, una serie di vie con nomi di pietre preziose. In una di queste vie sorge la fabbrica di diamanti Asscher dove un tempo erano impiegati 300 tagliatori di diamanti e dove pare sia stato tagliato il diamante più grande del mondo.

L'itinerario potrebbe terminare in Sarphatipark, ma dato che questo parco l'abbiamo già visto qualche sera fa preferiamo tornare lungo l'Amstel e goderci la luce della sera.

Il fiume Amstel e le luci della sera
Amstel

Attraversiamo il ponte e andiamo alla ricerca di un ristorante per cena. A molti pare brutto mangiare italiano all'estero, ma io non ci trovo niente di male. Specialmente se si tratta di cenare con una buona pizza in una trattoria davvero molto accogliente.

Aperitivo offerto dalla casa: pane caldo e patè d'olive.
Ristorante Sa Seada Amsterdam

Il menu propone pochi piatti tra primi e secondi e qualche pizza. Il cameriere (un italiano trasferito ad Amsterdan vent'anni fa) ci porta uno stuzzichino sfizioso (pane e paté di olive) ed è pronto ad elencarci i piatti del giorno ma noi vogliamo provare la pizza. Si rivela un'ottima scelta, la pizza è buona anche se ci farà passare la notte a bere acqua.
Se posso fare un unico appunto, che lascia il tempo che trova, non capisco perché un ristorante all'estero per essere "italiano" deve avere sempre e per forza sulle pareti le foto di Alberto Sordi e Sofia Loren.

Quattro formaggi per me, diavola con acciughe per Lore.
Ristorante Sa Seada Amsterdam


La nostra serata prosegue (come al solito) al pub vicino all'albergo. Ormai siamo habitué.



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Info pratiche:

Brouwerij't IJ
Funekade 7 - Amsterdam
www.brouwerijhetij.nl/

Artis Royal Zoo
Plantage Kerklaan 38-40 - Amsterdam
Orario: 9.00 - 18-00 / Biglietti: Intero € 19.95 - Ridotto € 16.50
https://webshop.artis.nl/

Cafè de Sluyswacht
Jodenbreestraat 1 - Amsterdam
www.sluyswacht.nl/

Ristorante Pizzeria Sa Saeda
Eersteoosterparkstraat 3/5 - Amsterdam
Due pizze e quattro birre € 39.80
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Puntate precedenti:
Diario di viaggio ad Amsterdam prima parte
Diario di viaggio ad Amsterdam seconda parte
Diario di viaggio ad Amsterdam terza parte

Prossime puntate:
Diario di viaggio ad Amsterdam quinta parte
Diario di viaggio ad Amsterdam sesta parte

22 commenti:

  1. Hi hi, c'è un mio amico che ora è ad Amsterdam e praticamente vi seguo in sincrono su facebook XD
    Anche a me scoccia dover fare la fila per i musei, preferisco fare una passeggiata in giro se il tempo lo permette, piuttosto che aspettare.
    Il problema del mangiare italiano all'estero non è : mi faccio una pizza, perché ne ho voglia. Piuttosto chi non si sa adattare e non mangia se non ha la pizza/pasta/lasagne (ne sento un sacco di gente così qui!)... per fortuna non è proprio il vostro caso.

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    1. Sì è giusto, spesso l'italiano all'estero è come l'hai descritto tu.

      Sai che è un periodo che anche la mia bacheca è invasa di foto di Amsterdam? Sono tutti lì?

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  2. Cazzarola, i due gnomi tennisti avrei voluto vederli! XD
    Grandi foto, begli scorci e... pizza che mette appetito Oo

    Moz-

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    1. C'è qualche foto nel link che ho messo. Erano praticamente impossibili da fotografare senza l'obiettivo giusto, troppo in alto per prenderli da sotto e troppo nascosti dagli alberi per prenderli dall'altra parte della strada.

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  3. mi hai fatto davvero venir voglia di visitare questa città!! speriamo di poterci andare presto :)

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  4. Io e la Dolce Metà avevamo fatto la Amsterdam Card, per cui siamo poi andati a vedere tutti i musei (e quello di Van Gogh era molto interessante ma non finiva più!). Il quartiere a luci rosse merita un giro solo per farsi due risate XD

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    1. Ci avevo pensato anch'io, ma non essendo molto economica poi non l'ho fatta. Sarà per la prossima volta, il museo di Van Gogh non scappa mica ^_^

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  5. Certo che i musei, ci vorrebbero. Per aggiungere qualche cosa, che magari posti con la prox puntata, io ricordo anche la casa con la facciata più stretta del mondo e il ristorante (forse ) più antico del mondo, mi sembra una cosa come Le 4 (o più) mosche da 7 od 8 secoli in attività. Il resto dell'Olanda è comunque anche di grande interesse.

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    1. Mi sa che me li sono persi (o li ho visti senza sapere cosa fossero). In compenso ho visto il pub più antico ma non sono entrata a consumare perché la clientela era antica uguale!
      I musei per stavolta li ho saltati, ma ci torno sicuro.

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  6. vedo che Amsterdam ha estasiato pure te :) sono contenta! anch'io vorrei tornare e fare un bel giro più ampio dell'Olanda :)

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    1. Bisogna andarci in macchina, non è poi così lontana.

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  7. Ancora un sacco di cose stupende!
    Peccato però per il museo Van Gogh :(
    Il quartiere a luci rosse non l'ho visto perché ero con i miei XD

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    1. Beh nemmeno io avrei portato i miei nel quartiere a luci rosse!

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  8. Leggendo questo post, il ricordo di questa stupenda città è tornato prepotente nella mia testa. Un capodanno ormai lontano, in un luogo unico che invece ha lasciato un segno.
    Condivido l'appunto finale. La pizza salata invece, temo sia una caratteristica comune all'estero!!

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    1. Vedo che è una città che ha lasciato ottimi ricordi a tutti quelli che l'hanno visitata.
      Anche in Brasile i ristoranti italiani hanno le stesse foto appese?

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  9. Sono stato al museo Van Gogh alla fine degli anni 90 ... ma quella gita ad Amsterdam la ricordo poco...devo tornarci adesso col senno di poi ... :-)

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    1. Anche Lore aveva ricordi "confusi", stavolta l'ha vista per bene. E' bellissima.

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  10. Mi sa che se ci vado mi innamoro pure di Amsterdam.
    Chissà perché tanti che ci sono stati anni fa ne hanno ricordi "confusi"...

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    1. Dato che ami Berlino ti piacerà di sicuro Amsterdam. L'ho messa a paragone con Berlino diverse volte mentre ero lì.

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  11. Finalmente qualcuno che sdogana il mangiare una pizza all'estero! :)
    Leggendo e guardando le foto del tuo viaggio ad Amsterdam mi è tornata in mente Bruges, tu ci sei mai stata? Il centro medievale è molto "città delle favole", anche lì tanti canali, scorci meravigliosi, sono sicura che ti piacerebbe molto.

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    1. Chiunque sia stato a Bruges me l'ha consigliata. La metto in lista :)

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