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mercoledì 17 ottobre 2012Aggiornato il:

Hangzhou west lake



Diario di viaggio in Cina, giorno 15
16 agosto 2012


Stamattina dopo la colazione in camera scendiamo (nell'ostello le camere private sono all'ultimo piano, e non c'è l'ascensore, così ci teniamo in forma!) e alla reception ci danno i biglietti del treno.
Naturalmente non hanno trovato quelli per l'orario che c'era scritto sul loro libro (e certo, sono SBAGLIATI) così li hanno fatti per le 7:10. Assolutamente inutili.
Come già immaginavo ieri, abbiamo buttato via i soldi e adesso ci tocca tornare in stazione e sbrigarcela da soli (che è meglio!).
Ce la caviamo in poco tempo, facciamo i biglietti e siamo liberi di cominciare l'esplorazione di questa città stupenda!

E' mattina presto ma gli ombrellini sono già aperti per ripararsi dal sole.




Ci fermiamo in una cartoleria molto particolare dove ieri abbiamo comprato qualche cartolina. E' un negozio disposto su tre piani, con le stanze minuscole. All'ultimo c'è una piccola caffetteria con una bacheca dove appendere messaggi. Lasciamo una cartolina di Torino per ricordo al commesso, che spara un "AH!" e quasi si commuove.


Facciamo una bella passeggiata su per la collina che c'è proprio dietro al nostro ostello. Oggi il tempo è bellissimo, il cielo è azzurro e non c'è una nuvola. Di conseguenza fa molto caldo già dal mattino presto.
All'ombra degli alberi gli anziani fanno tai-chi. Incontriamo qualche turista (cinese) che ci vede armeggiare con la cartina e ci sorride. Ci ritroviamo in un piccolo agglomerato di case nascoste nel bosco dove gli anziani se ne stanno seduti in una specie di locanda all'aperto con i loro uccellini in gabbietta. Sono tutti in fila sui tavoloni, sembra quasi un'esposizione, oppure un mercato. Lore mi fa fermare vicino a una statua per una foto, e io mi vergogno tantissimo.

Questo qui, con quel musetto attento, è sicuramente un gattosandro cacciatore!

Dal sentiero che porta sulla collina mi fermo a guardare i tetti delle case.

I rami di questi alberi mi ricordano le pennellate sinuose della calligrafia tradizionale cinese.

Il Tempio del Dio della Medicina.
Fu costruito durante la Dinastia Song in memoria di Zhang Sen, un guardiano del mercato delle pellicce che uccise un pericolosissimo scorpione, un serio pericolo per le persone. Diventò in seguito il Tempio del Dio della medicina per offrire i sacrifici a Shennong e agli antichi dottori Bian Que e Sun Simiao.

Il particolare delle porte del Tempio.

Lo so, non centro molto in questo quadretto... Forse con la treccia lunga e gli occhi a mandorla...

Attrezzi per fare ginnastica: gli anziani tengono molto alla propria forma fisica.

Arriviamo al Cheughuang Pavilion.
Visitiamo il piano terra e poi saliamo con l'ascensore fino all'ultimo piano. La vista è pazzesca! Si vede tutto il lago, le colline intorno, e tutti i palazzoni alti che compongono la città di Hangzhou. Si sta sviluppando velocemente, e ci sono diversi cantieri aperti in cui si lavora per inaugurare la prima linea della metropolitana.
Restiamo un bel po' sul balcone a guardare il panorama in tutta pace, siamo praticamente da soli.
C'è un ristorante ma è chiuso. Sbirciamo dalla porta socchiusa l'arredamento dal sapore antico di una storica sala da tè, dentro non c'è nessuno. Forse apre solo di sera, ma non c'è nessun cartello.

I particolari sul muro di cinta del Padiglione



Cheughuang Pavilion

Il panorama sulle colline che circondano l'edificio

Scene di vita quotidiana sugli enormi pannelli nella sala delle esposizioni







Torniamo verso il lago e facciamo un giro per le vie pedonali dove i negozi sono già aperti.
Per pranzo ci fermiamo in un ristorante affollato. Si ordina direttamente alla cassa, si paga, e poi si va col proprio numerino a cercare un posto libero per sedersi. E' tutto pieno ma troviamo un tavolino e aspettiamo fiduciosi: come faranno a sapere dove siamo in questo marasma? Non lo so, ma i nostri vassoi arrivano dopo una decina di minuti, ed è tutto molto buono.

Negozi e bancarelle nella zona turistica di Hangzhou

Il nostro pranzo: Spaghetti con carne e verdure, zuppa, uovo fritto, insalata mista, carne e riso.




















Tappa in ostello per una doccia rapida e poi ci lanciamo nell'impresa di fare tutto il giro del lago a piedi.
Ci impieghiamo tutto il pomeriggio, ma ne vale la pena. Ogni tanto ci fermiamo su una panchina, per riposare e osservare i colori del lago. Assistiamo allo spettacolo delle fontane, che fanno giochi d'acqua a tempo di musica sul bordo del lago. Ci sono tantissime barche che portano i turisti da una parte all'altra.

Un ottimo espresso da Costa Caffè

Ad Hangzhou ci sono tantissime statue nella zona storica. Purtroppo non sono fornite di targhe (o scritte in inglese) per cui non so cosa rappresenti questo gruppo. Però mi piace.

Il protagonista assoluto di Hangzhou, quello che resterà uno dei ricordi più belli di questo lungo viaggio. Il west lake è una tappa imperdibile (secondo me) per chi va in Cina.

Dopo una mattinata di cielo azzurro, di pomeriggio il sole fatica a farsi largo tra le nuvole.

Un raccoglitore di alghe fresche
Il lungo ponte che collega le due sponde del lago si chiama Jindai Bridge. E' stato costruito ispirandosi al ponte dei samurai di Iwakuni, ed è il simbolo dell'amicizia tra Cina e Giappone.
Considerando ciò che sta succedendo tra queste due Nazioni mi piacerebbe pensare che questa amicizia venga rispettata a prescindere dalle decisioni dei propri governanti.

Romanticismo made in China.


Un ragazzo si avvicina, vorrebbe chiacchierare con Lore ma non sa l'inglese (gli chiede come mai non sa il cinese! ahah, beh, certo, chi non conosce il cinese...). Pensiamo che vuole chiederci di fargli una foto col suo amico, invece poi capiamo: vuole fare una foto con noi! Beh, ok. Si piazza in mezzo a noi due per una foto ricordo... Mi sento un po' un etra-terrestre (per non dire un animale da zoo...) ma la situazione è buffa.

Dopo uno di quei tramonti che difficilmente dimenticherò ci mettiamo in marcia per prendere la strada (ancora molto lunga) di casa. Non riesco a capirci niente nella giungla di pullman che passano nella via che riusciamo a raggiungere. E alla fine, cammina cammina, ce la facciamo tutta a piedi.

Il tramonto sul lago (romanticismo parte seconda)

Stasera ci diamo allo shopping! Non riesco a resistere e prendo un bel po' di souvenir. Forse abbiamo fatto un po' tardi, qui i ristoranti chiudono presto. Riusciamo a farci accettare in extremis ad una condizione: solo noodles! Ci portano due bacinelle di spaghetti con carne semplicemente divini! Impossibile finirli, le porzioni sono davvero enormi, però che buoni....

Quando dico "bacinelle" non esagero!
Buonissimi noodles con maiale (per me) e con anatra (per Lore). 


Dopo una mangiata del genere è necessario camminare un po', anche se la maratona di oggi mi ha distrutta.
Ce ne torniamo in ostello e ci mettiamo sulla terrazza in cortile a bere una birra e tirare le somme di questo viaggio. Non è ancora finito, ma domani partiamo (sempre che vada tutto bene) e lasciamo la Cina. Ok, Hong Kong è tornata ad essere cinese, ma non è Cina come la intendo io, non dopo aver trascorso qui tutti questi giorni. E un po' di malinconia ce l'ho, perchè non me ne voglio andare.
Mi ci sono affezionata e nonostante tutto (il caos, gli scaracchi, le code saltate, persino il tofu puzzone) mi mancherà.

(No, scherzavo, il tofu puzzone NO.)

Questi corpi non identificati non sono UFO, ma altissimi aquiloni illuminati.

Hangzhou by night.

Riusciranno i nostri eroi a prendere il volo per Hong Kong?





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Info pratiche:


Hangzhou Cheunghuang Pavilion Scenic Spot
Wushan Hill - autobus Y8 e 8 - 7:30-21:30 - ingresso 30 Yuan
http://www.53chg.com/

Ci sono diversi itinerari e mezzi per visitare il Lago di Hangzhou, farò un post dedicato con tutte le info utili.
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11 commenti:

  1. Ahah...si vede che sei imbarazzata a far la foto con le statue, però sono molto belle, anche quella di gruppo: sembrano persone vere e in pose naturali.
    Ma ormai sarete abituati a farvi scattare foto come se foste degli alieni, no? ;D

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    1. Io sono troppo vergognosa per abituarmi a certe cose! :)

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  2. Ohh il tramonto sul lago, che bello deve essere! Già dalle foto sembra stupendo, immagino vederlo dal vivo. Aspetto le info pratiche per la visita del lago, sento che un giorno mi faranno comodo.

    Il ponte simbolo dell'amicizia tra Cina e Giappone mi fa pensare, vorrei tanto che le tensioni di questo periodo si sciogliessero in fretta.

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    1. Ultimamente arrivano poche notizie, ma pare che non si sia ancora arrivati a una soluzione (pacifica). In Giappone ne parlano alla tv? (A proposito, tu ce l'hai la tv? Nell'ultimo tuo post mi sono concentrata sui colori del bagno e ho perso questo particolare mooolto importante!)

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    2. Eh no, niente tv, e purtroppo non riesco a informarmi tantissimo da qui (problemi di tempo e di comprensione della lingua...)

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  3. la prima foto del tramonto è meravigliosa. immagino cosa dev'essere vivere quel momento!

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    1. Il cielo cinese (in agosto) è strano. A riguardare le foto sembra di aver mischiato la primavera (le foto del mattino) con l'autunno (quelle del pomeriggio). Così non ho quasi mai visto un tramonto come l'ho sempre conosciuto io, bello, rosso fuoco, caldo. Ho invece scoperto il tramonto color oro, quasi seppiato, che è comunque davvero molto bello e particolare!

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  4. Delle foto di questo post sono rimasta affascinata soprattutto dai panorami, veramente bellissimi!
    Che bello vedere gli aquiloni!
    Stavolta le tue succulente foto di cibo mi lasciano (quasi) indifferente: ho mangiato noodles all'anatra a cena in un ristorante cinese garantito da un'amica cinese, erano favolosi!

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    1. Gli aquiloni sono una cosa davvero molto cinese! Sono troppo bravi, ne ho visti alcuni così alti e lunghi che non riuscivo a vederne la coda! E poi l'illuminazione è geniale, così possono farli volare anche di notte!

      L'anatra è tra gli animali che non riesco a mangiare. Sono partita convinta che avrei provato la famosa anatra laccata di Pechino ma poi non ce l'ho fatta. Da come Lore ha divorato quella ciotola però devo dedurre che era davvero deliziosa (tipo cartone animato quando finisci e hai spaghetti su tutta la faccia ^^)

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  5. Ehi ma hang Zhou è famosa soprattutto per il pollo del mendicante! Si mangia in diversi localini sul lago. Esperienza unica (anche se adesso invece di farlo cuocere nella creta come da tradizione usano avvolgerlo nel domopack locale!

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    1. Hai ragione, me lo sono anche scritto come pro-memoria! Purtroppo però siamo capitati vicino a quei ristoranti in orari poco compatibili con i pasti (e l'apertura). Un vero peccato!

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