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giovedì 1 dicembre 2016Aggiornato il:

China trip #3 - Ultimo giorno in Cina


Diario di viaggio in Cina
18 agosto 2016
Pechino


Mi sveglio e non ho bisogno di aprire le tende per capire che sta piovendo a dirotto. Oggi c'è il diluvio universale, e non sarebbe un grosso problema, non fosse che è l'ultimo giorno a Pechino. Nella stanza di fronte due gemellini si stanno divertendo un mondo a saltare sul letto, io sto cercando di organizzare la giornata. Cosa si può fare a Pechino quando piove? Non so se sfidare le intemperie e visitare un Tempio o se chiudermi in un centro commerciale a sfogare la tristezza con un po' di shopping.


Intanto usciamo, perché restare in ostello accresce solo la mia ansia da partenza.
Le strade sono un lago e piove così storto che l'ombrello serve a poco o niente. Arriviamo nella zona dei centri commerciali di Xidan che siamo fradici. Giriamo tra i negozi al solo scopo di asciugarci un po', ma alla fine ci scappa qualche souvenir. Ci sono dei negozi che mi piacciono davvero tanto, uno di questi si chiama Baleno e ha una linea di abbigliamento dedicata a One Piece e ad altri manga. Poi c'è Muji, che ha aperto anche a Torino ma qui c'è molta più roba (e i prezzi sono decisamente più bassi). E l'onnipresente MiniSo, di cui dovrò parlare ampiamente in un post dedicato, dato che è lo sponsor ufficiale di tutti i miei souvenir.


Pechino sotto la pioggia

Negozio della Sanrio

Mi obbligo a guardare solo le vetrine, perché comprerei TUTTO

Magliette bellissime da Baleno

Stufi di stare al chiuso decidiamo di andare al Tempio dei Lama (Yonghe Gong o Convento dei Lama) anche se il tempo non accenna a migliorare. Devo dire che sotto la pioggia questo luogo è ancora più bello. La pavimentazione dei cortili, piena d'acqua, diventa uno specchio su cui si riflettono splendidamente gli edifici e gli alberi. Trovo che questo renda il tutto ancora più affascinante e spirituale, oltre che fotogenico (riesco a fare foto decenti addirittura col telefono).

C'è poca gente e per una volta non dobbiamo fare la coda alla biglietteria. L'ingresso è composto da un lungo viale alberato che porta al Tempio, che si compone di diversi edifici rossi a uno o due piani (l'ultimo ne ha addirittura tre) piuttosto imponenti, con i tetti ricurvi e le decorazioni geometriche colorate alla base. Alcuni hanno dei porticati sotto cui ripararsi, e sono collegati tra loro da ampi cortili e passaggi secondari.

Di fronte agli ingressi gli incensieri, a causa della pioggia, sono quasi tutti spenti.

Un cortile del Tempio dei Lama

Due edifici collegati da un passaggio coperto

Passaggi secondari

Incensi che imitano la nebbia e pavimenti che sembrano laghetti

Di fronte al Tempio dei Lama si trova il Tempio di Confucio, che però saltiamo. Questa è una zona interessante da visitare perché si trovano hutong e architetture tradizionali molto belle. Se mai tornerò a Pechino (e credo proprio di sì) devo ricordarmi di scegliere un ostello in una di queste vie.
(A dire la verità inizialmente ne avevo scelto uno proprio qui, ma poi mi sono fatta convincere dalle recensioni lette che era meglio scegliere altro).

Il tempo si è messo a correre, io voglio fare ancora un salto a Wangfujing per un ultimo saluto al posto più turistico di Pechino, dove troviamo un delirio di gente e un discreto numero di occidentali. La Cina sta diventando una meta battuta, quattro anni fa gli europei in giro erano pochissimi, adesso invece sento addirittura qualcuno che parla italiano.

Ci fermiamo a mangiare qualcosa in un ristorante che prepara piatti tipici di Shanghai. Prendiamo noodles, ravioli ripieni di brodo e carne e germogli di bambù, quelli veri, mai assaggiati prima. Hanno una consistenza che ricorda il carciofo, e un gusto dolce molto intenso.

Ravioli (a sinistra si intravedono i germogli di bambù).

Torniamo in ostello che è già buio, ed è arrivato il momento di chiudere le valigie. Ma quanta roba abbiamo accumulato? Alla faccia dei souvenir. Mi devo sdraiare sul trolley per riuscire a chiuderlo, operazione che devo ripetere due volte perché quando sembra fatta mi rendo conto di aver dimenticato dei pezzi. Quello che non entra in valigia viene stipato nello zaino che uso come bagaglio a mano, che ormai è diventato una bomba e pesa un quintale. Salutiamo i ragazzi dell'ostello, una carezza alla gatta (una trovatella che hanno adottato da poco) e prima di scendere a prendere la metro riesco ad imbucare le cartoline.

Che dire, lasciare Pechino mi fa venire un nodo alla gola e sul treno per l'aeroporto non lacrimo solo perché i ragazzi che sono saliti con noi mi fanno morire dal ridere. La loro valigia, di quelle rigide enormi con quattro rotelle, al primo scossone è schizzata via lungo il corridoio, e andava, andava, mentre un ragazzo le correva dietro stile cartone animato gridando qualcosa tipo fermatiiiii. Sono andati avanti a prendersi in giro e a sghignazzare per tutto il tempo, troppo simpatici.  


Il nostro volo è quasi alle due di notte, e siccome l'ultimo treno per l'aeroporto parte verso le 22:30 arriviamo abbastanza presto. Almeno troviamo ancora il duty free aperto e posso spendere i miei ultimi yuan in sigarette (sì, fumo, e sfrutto i voli intercontinentali per riempirmi di stecche a un quinto rispetto a quanto costano in Italia, niente prediche please). Pensate alla nostra faccia quando ci siamo resi conto che nell'aeroporto di Pechino non esiste l'area fumatori.

Souvenir all'aeroporto

Arrivederci Cina

I viaggi lunghi ormai non mi spaventano più, e riesco addirittura a dormire. Butto giù parole e commenti a caldo, seguendo un filo di pensiero che segue molto i sentimenti e poco la logica. Nel frattempo siamo arrivati a Malpensa , sono sballata dal fuso orario e il bus per Torino parte tra due ore. 

Prendiamo un panino da dividere, una bottiglietta d'acqua e due caffè, 12 euro. Con 12 euro in Cina facevamo pranzo, cena e pure merenda. Per almeno un mesetto guarderò i prezzi e farò questi paragoni, già lo so. Poi passa eh. 


Qualche anno fa mi sembrava impensabile un viaggio in Cina, la vedevo così lontana, così difficile, così diversa. Mi faceva anche un po' paura, eppure mi chiamava. Oggi, nonostante i problemi legati alla lingua, alla cultura e alle abitudini molto diverse dalla nostre, sento di essere riuscita a infilarmi un pochino all'interno di questa invisibile ma spessa corazza cinese, e torno a casa piena. Di immagini, di parole, di storie, che vanno ad affollarsi in una miriade di ricordi.

Al prossimo viaggio.



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Info pratiche:

Lama Temple
Metro 2 o 5 Yonghegong station exit C
Ingresso CNY 25
La stessa fermata vale anche per il Tempio di Confucio (ingresso CNY 30) che si trova dall'altra parte della strada.

Per l'aeroporto:
Metro Line 2 Dongzhimen station e Airport Express. Il biglietto, che costa CNY 25, potete farlo allo sportello. Da Dongzhimen l'ultimo treno parte alle 22.30 (il primo parte alle 6.00). Ferma a Sanyuanqiao - Capital Airport Terminal 3 - Capital Airport Terminal 2.

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20 commenti:

  1. Fumo anche io, anche se ultimamente - a causa di tutte le sfighe di salute- ho ridotto parecchio e ormai mi limito a un paio di sigarette, ma guai a chi mi fa la predica. Mica sono scema che non so che fumare fa male :D

    Cmq, a me la Cina sembra una meta estremamente lontana, ma seguendo i tuoi post (ho aspettato ogni tappa con ansia) anche io l'ho sentita un pò più vicina. Grazie Simo!

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  2. Grazie per averci portato con te! :) ogni post è stato interessante e coinvolgente. Spero davvero di poter, un giorno, vedere tutti questi posti meravigliosi, così diversi dai nostri, con i miei occhi (e riempirmi la panza di ravioli!! XD )

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  3. Bello e appassionante questo viaggio in Cina, che mi sono letto puntata dopo puntata. Peccato per la pioggia in questa ultima tappa, ma ha reso il tempio forse più suggestivo.

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    1. La pioggia forte è fastidiosa, ma non mi sono fatta fermare. E comunque hai ragione, infatti alla fine riguardando le foto è meglio la pioggia del cielo nuvoloso.

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  4. Grazie per il tuo resoconto mi ha fatto rivivere il viaggio in Cina della scorsa estate organizzato anche con l'aiuto del tuo blog. Ora muoio dalla voglia di sapere dove andrai la prossima estate:-)

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    1. Ho un paio di idee in testa, per una volta non ho ancora deciso. Vedremo ^_^

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  5. Ho letto una volta e mi sono commossa....ho riletto questo fiume di emozioni che condivido totalmente e mi sono ingroppata di nuovo....
    Che dire??
    Sei straordinaria, grazie che ci hai reso partecipi di questo ulteriore meraviglioso viaggio!!!!!!
    Un abbraccio
    lory

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    1. Grazie Lory, il tuo sostegno e i tuoi commenti mi riempiono sempre di entusiasmo e di energia positiva!

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  6. Che sfiga la pioggia, ma in effetti le foto con gli edifici riflessi nell'acqua sono bellissime e direi che hai tratto comunque il massimo dalla giornata.
    Non vedo l'ora di scoprire il tuo prossimo viaggio.

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    1. Sì, ho visto la pioggia e mi sono detta noooo! Ormai è un'abitudine, anche il viaggio precedente è finito sotto un acquazzone tropicale. Sarà destino :)

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  7. Che bello leggerti ancora e per quanto riguarda i viaggi , ricordo i primi tempi non abituata a tempistiche di molte ore, ricordo una signora molto saggia che mi ha insegnato che è solo una questione di tempo ..l'importante è come si passa..
    Quanta saggezza..
    Non vedo l'ora di avventurarmi in un'altra tua avventura..quanto passerà?
    Bacione serale mia cara

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    1. Ho imparato a guardare il tempo che passa senza aver fretta, ansia di arrivare. Di godermelo, insomma. E ho scoperto che è un grande esercizio interiore, cambia la prospettiva, aiuta a riflettere.
      Un bacione anche a te.

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  8. Grazie di averci portati con te in questo bellissimo viaggio, aspettiamo il prossimo!

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    1. Grazie Silvia! Al prossimo ci sto pensando, sono un po' in crisi :)

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  9. Le cartoline quanto ci mettono ad arrivare? Le mie sono in viaggio da 40 giorni :/
    Se stai pensando che si sono perse, per favore dimmi una bugia al posto :)

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    1. Abbi fede, vedrai che arriveranno:)

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    2. Simooo!! Stanno arrivando alla spicciolata! Ieri una, oggi tre :)

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    3. Ahahaha e noi che ci lamentiamo delle nostre poste!!

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