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martedì 20 settembre 2016Aggiornato il:

China trip #3 - due giorni a Xian




Quando ho deciso di tornare per la terza volta in Cina ho pensato che avrei dovuto assolutamente inserire Xian nell'itinerario perché se tutti i tour prevedono una visita all'esercito di terracotta ci sarà un motivo. Ecco, sarà che ho trovato la giornata sbagliata, ma nei miei appunti ho scritto "Xian è bellissima, ma è famosa per il motivo sbagliato". Le motivazioni ve le racconto in questo racconto dei miei due giorni a Xian.


Diario di viaggio in Cina
Xian (Shaanxi)


Alla scoperta di Xian e del quartiere musulmano
4 agosto 2016

Oggi finalmente viaggiamo con i treni dell'alta velocità, un lusso dopo tanti spostamenti in terza classe. Da Pingyao a Xian impieghiamo solo 3 ore, e arriviamo sotto un bel sole caldo. Non riesco a capire qual è la strada per l'ostello, ma dato che l'esperienza insegna (e aiuta a farsi furbi) chiediamo aiuto a un poliziotto che ci fa accompagnare da un vecchietto simpaticissimo.

L'ostello mi fa un'ottima impressione, è gestito da ragazze cordiali e ci sono anche un cane e una mamma gatta con i suoi micini. La stanza è molto più grande di quanto immaginavo, e all'ultimo piano c'è una bella terrazza.

Nella via dell'ostello ci sono diversi ristorantini dall'aspetto poco invitante che servono piatti deliziosi a prezzi molto economici (in realtà io adoro questi posti e li trovo assolutamente invitanti, ma non vorrei creare false aspettative). Prendiamo il piatto del giorno nel locale che ci ispira di più. È gestito da una famiglia giovane, il papà in cucina, la mamma in sala, le figlie - su per giù 7/8 anni - ad aiutare a pulire i tavoli (tra un cartone animato e l'altro). Ci arriva una porzione esagerata di spaghetti in brodo, buonissimi. Col caldo che fa sembrerebbe un controsenso mangiare qualcosa di bollente, ma invece aiuta a regolare la temperatura corporea e si riesce addirittura a smettere di sudare, sebbene l'effetto duri poco.

→ Due ciotole di noodles, due birre, tot CNY 30
Spaghetti in brodo con tofu, polpette e pesce

Sono carica, la città mi aspetta. E dato che siamo a una ventina di minuti dalla Grande Moschea decidiamo di muoverci a piedi.

Il quartiere musulmano di Xian è un intrico di vie piene di ristoranti, banchetti, chioschi, e tanta ma tanta gente. Il fumo delle griglie avvolge tutto, sembra la nebbia che si forma nei templi quando vengono bruciati tutti insieme gli incensi.

La quantità di cibo che viene venduta qui è impressionante, in alcuni posti ci sono file lunghissime, mentre nei ristoranti dove non c'è nessuno i camerieri se ne stanno sull'uscio e incitano a entrare . La carne è rigorosamente halal, appesa ai banchi, e nonostante non ci siano in giro celle frigorifere non c'è l'odore terribile che mi è capitato di sentire in altri posti come questo, semplicemente perché lo smercio è talmente veloce che non fa in tempo a emanare nessun afrore.

L'impatto è fortissimo. Primo perché è davvero strano vedere le scritte cinesi dipinte in uno stile arabeggiante, secondo perché non sono abituata a considerare i cinesi per la loro appartenenza religiosa. Personalmente sono affascinata da questo posto, nonostante la massa di gente che ci fa procedere a tentoni. Non mi dispiace affatto immergermi in questa situazione davvero particolare.

Un tavolo da lavoro in mezzo a file di banchetti che vendono cibo da passeggio

C'è proprio tanta gente in giro

Al di là del discorso religioso, l'aspetto più affascinante del quartiere musulmano per me è il suo street food (che è poi quello che attira frotte di turisti). Gli spiedini - prevalentemente di manzo e agnello, ma ci sono anche seppie, verdure, uova - vanno per la maggiore, e vengono spennellati ripetutamente durante la cottura con una miscela di spezie e peperoncino.

Le bancarelle vendono diversi tipi di pane, da quello cotto nel forno tradizionale ai panini bianchi cotti al vapore da riempire con carne brasata tagliata a pezzettini. Devo dire che oltre alla quantità è la varietà del cibo a impressionarmi. Naturalmente ci sono anche i ravioli, ma essendo in un quartiere musulmano al posto del classico maiale il ripieno è di montone o manzo.

Spiedini

Pane

Molte bancarelle vendono noci e datteri, e un capitolo a parte meriterebbero i noodles fatti a mano, la frutta e tutta una serie di prodotti conservati e venduti in barattolo. Per conoscere tutte le offerte culinarie di questo incredibile quartiere non basta di certo un pomeriggio.

Insegne luminose e atmosfera fumosa

Spiedini spennellati

Datteri, noci e altra frutta

Storditi da tutti questi stimoli olfattivi, visivi e uditivi (che caos ragazzi!) ci allontaniamo in cerca di una zona più tranquilla. Ho bisogno di sedermi un momento da qualche parte, per buttare giù due appunti su quello che ho appena visto. Una caffetteria ci sembra l'opzione migliore, pur sapendo che i posti "occidentali" come questi sono piuttosto cari.

Devo dire che il caffè - servito in una tazza praticamente da litro - è buono, l'atmosfera è carina e le poltrone sono molto comode. È una fortuna aver trovato un posto così, d'altra parte il locale si chiama kecool... (è più forte di me, 'ste cretinate mi fanno troppo ridere, abbiate pietà).

→ The CAFE KECOOL, proprio di fronte al Tempio del Dio della Città. Due caffè CNY 50.
Tazzone di caffè e appunti

Di notte Xian è ancora più bella, con i palazzi illuminati e la gente per la strada. Il nostro ostello si trova a due passi dalla Torre della Campana, che di sera domina la piazza. Per arrivarci bisogna per forza utilizzare i sottopassaggi, dato che la piazza è una gigantesca rotonda stradale in cui l'accesso è quasi totalmente vietato ai pedoni (bisogna scendere anche per attraversare la strada).

La Torre della Campana
Una simpatica negoziante e il suo barboncino fashion

L'esercito di terracotta e la Grande Pagoda dell'Oca Selvatica
5 agosto 2016

Mi sveglio con un po' di febbre. Oggi ho in programma di andare all'esercito di terracotta, e non saranno certo poche linee a fermarmi. Dall'ostello prendiamo un pullman che ci porta nei pressi delle mura di Xian, da cui partono gli autobus stracolmi di turisti.

Non è difficile individuarli, sono parcheggiati in fila e partono uno dopo l'altro appena sono pieni. Il viaggio dura circa tre quarti d'ora e man mano che ci lasciamo la città alle spalle il panorama diventa molto interessante.

Sul BUS le cose sono due: o si guarda il panorama dal finestrino o si DORME

L'autobus ci lascia sulla strada principale, e bisogna proseguire a piedi tra le case di un piccolo quartiere abitato per arrivare al grande parcheggio e alla biglietteria, dove c'è già parecchia gente in fila. La prassi è la stessa della stragrande maggioranza dei siti turistici in Cina: coda per i biglietti, passaggio ai tornelli, controllo/ispezione borse, liberi.

Una volta dentro seguiamo le indicazioni attraversando un bel parco a passo veloce per liberarci dalla folla, ma veniamo fermati dalle guardie. Non capisco come mai non possiamo proseguire, e nel frattempo da quattro gatti che eravamo siamo diventati una massa di gente che aumenta man mano che passano i minuti. La situazione è antipatica non tanto perché dobbiamo aspettare, ma perché la gente ha il simpaticissimo vizio di avanzare mettendosi davanti agli altri, tenendo l'ombrello aperto senza il minimo scrupolo di dartelo in testa. Io, questi ombrelli, li odio.

Dopo un po' il varco si apre e la gente, noi compresi, avanza di colpo sparpagliandosi come un'enorme colonia di formiche impazzite.

Finalmente ci siamo. Il sito è suddiviso in tre padiglioni più uno più piccolo dedicato alle mostre. L'accesso al primo è momentaneamente vietato, perciò visitiamo prima il secondo e nel frattempo inizio a capire cosa sta succedendo. Deve esserci una delegazione di politici in visita proprio oggi (kecool), perciò man mano che si spostano da un padiglione all'altro vengono chiusi per riservarli a loro. Li vedo anche uscire, tutti impettiti sulle scale a salutare la gente. Ma proprio oggi dovevate venire?

Padiglione n° 2

Quando usciamo dal secondo padiglione danno il via libera per il primo, che è quello più grande e famoso, quindi il più ambito, perciò la scena è grossomodo questa. Una miriade di persone che si riversa all'interno con una foga inaudita, spintonando, correndo, litigando. Quelli che mi fanno più impressione sono gli anziani, che viaggiano sottobraccio in gruppi da quattro e guai a mollarsi, piuttosto ti lanciano la nonna sul fianco ma non ci pensano proprio ad avanzare in fila indiana.

In tempo zero perdo di vista Lore, risucchiata dalla massa e senza possibilità di cambiare strada perché in questo marasma è impossibile andare contro corrente.

Il punto panoramico migliore è subito all'ingresso, una roba assurda a pensarci, dato che la gente entra e si piazza lì davanti - giustamente - ad ammirare le fila di soldati con i loro cavalli, mentre da dietro la folla spinge per entrare. Non so come, riesco a infilarmi in un angolino giusto per dare un'occhiata pure io, spiaccicata tra un paio di ascelle pezzate e diverse schiene sudate. Di sicuro non è la situazione ottimale per godersi un'opera di queste dimensioni, perciò non mi sentirete dire cose tipo i miei soliti bellissimo o meraviglioso, perché tra me e me penso solo che questo posto è un inferno.

Per la cronaca, non sono riuscita a scattare una foto decente tranne quella che vedete qua sotto (che fa comunque abbastanza schifo). Impossibile stare ferma per due secondi di fila, impossibile schivare i bastoni da selfie (maledetti pure loro) che mi piazzano davanti appena sto per scattare, impossibile respirare in questa massa informe di corpi che spingono.

Lore riesce a recuperarmi e mi trascina in qualche modo lungo il corridoio a sinistra, in cui la situazione diventa più vivibile ma non si riesce a cogliere le statue nel loro insieme. Devo dire che forse in una giornata diversa sarei riuscita ad apprezzare di più questa immensa opera che a pensarci fa davvero impressione, ma per come l'ho vissuta io oggi posso solo confessare non tanto la mia delusione (ci tenevo a vederlo e ho pur sempre esaudito un desiderio) quanto la mia indifferenza. Ecco, tra tutto, quello che mi è davvero dispiaciuto è stata la mancanza di emozioni trasmesse, e se consideriamo che sono una persona molto emotiva non è una cosa da poco.

Questo è ciò che sono riuscita a vedere per circa 2,5 secondi.

Il mio VANO tentativo di scattare una foto decente. Da notare la malefica asta da selfie sotto la mia mano. 

Una nota POSITIVA della visita all'esercito di terracotta c'è stata: il CIBO nei chioschi subito dopo il parco.

Sull'autobus di ritorno mi faccio una bella dormita, dato che continuo ad avere la febbre. Per tornare in ostello invece di prendere un altro pullman andiamo a piedi, passando attraverso un quartiere che mi piace tantissimo. Un'aspirina, un po' di riposo, e torno pimpante e in forma.

Un negozio di tabacchi che ha visto tempi migliori con un commesso a quattro zampe.
(A Xian ci sono tantissimi gatti, quasi tutti i negozianti ne hanno uno).

Per risollevare l'umore dalla batosta di stamattina (ora esagero, non datemi peso), oggi andiamo alla Grande Pagoda dell'Oca Selvatica, che è soggetta a restauro e quindi è tutta impalcata ma io non voglio credere alla sfortuna ed è bellissima lo stesso. Anzi, ancora più bello è il parco circostante, con le panchine piene di gente allegra, di chioschetti che vendono gelati e bambini che sgambettano felici.
A poca distanza dalla Pagoda c'è un lago con la ricostruzione di un palazzo della dinastia Tang (Tang Paradise).

Questa zona di Xian è un mix di tradizione e modernità, appena fuori dal parco lungo il corso principale ci sono tantissime birrerie col giardino, club notturni e ristoranti di un certo livello.

Nonostante l'impalcatura la Pagoda è ben visibile

Torniamo indietro passando dalla porta sud, dove i grattacieli formano uno skyline pazzesco in netto contrasto con le mura e l'architettura tradizionale della città vecchia. Il passaggio attraverso alla porta è a pagamento, perciò passiamo esternamente ed entriamo dalla porta est, dove troviamo un vivace quartiere e una bellissima via tradizionale piena di negozi di pittura (il paradiso, per me).

Le mura della città antica di Xian

Un negozio di pennelli, inchiostri e carta.

Stasera ceniamo vicino al nostro ostello, sugli sgabelli di plastica e i tavolini, mangiando spiedini e bevendo birra. Io i posti così li adoro. Il papà si occupa della griglia, la mamma della cassa, il figlio - un ragazzino simpaticissimo - serve ai tavoli saltellando. C'è parecchia gente, e non passa molto tempo prima che qualcuno attacchi bottone e proponga un brindisi di gruppo. Facciamo amicizia con un allegro gruppetto che inizia a offrire da bere anche se sul nostro tavolo la birra non manca.

Il "ristorante" visto dai nostri sgabelli sul marciapiede.
( Svariati spiedini, melanzana alla brace, birra a fiumi, tot CNY 55).

Ci voleva proprio una bella serata come questa, per concludere il nostro soggiorno a Xian. Domani ci aspetta una nuova tappa.






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Info pratiche e consigli di viaggio:

Arrivo a Xian 
Train D Pingyao Ancient Town - Xian north (486 km - 3 ore - CNY 150 per la 2° classe)
I treni dell'alta velocità arrivano nella stazione nord di Xian, che è collegata con la città dalla linea metro 2. La stazione centrale di Xian invece si trova subito fuori dalle mura, a nord.


Pernottamento
Xi'an The FACEBOOK Youth Hostel
No 4 Nanchang Road, Xicheng
Metro line 2 Zhonglou station exit D (prendete la prima via sulla sinistra che vedete appena usciti dalla metro, girate la prima a destra e poi subito a sinistra). Camera doppia con bagno, spaziosa. Il letto non è comodissimo e in bagno c'è un piccolo problema di umidità, ma nel complesso mi sono trovata benissimo.


Bell Tower (Torre della Campana) è un bellissimo edificio tradizionale che svetta su una base molto alta di mattoni e regala viste molto suggestive di Xian, specialmente quando inizia a fare buio. (Ingresso CNY 35). Dalla Torre della Campana a pochi minuti a piedi si entra nel quartiere musulmano. L'ingresso alla Grande Moschea è a pagamento (CNY 35).

Esercito di Terracotta (Emperor Qinshihuang's Mausoleum)
Il modo più semplice per arrivare all'esercito di terracotta è prendere l'autobus 306, si trova alla stazione degli autobus vicino a quella ferroviaria (a nord, appena fuori dalle mura. Dal nostro ostello abbiamo preso il bus K46). Il mio consiglio per visitare i padiglioni (sottinteso che in giornate normali il sito sia più vivibile) è di andare molto presto la mattina, e di partire subito dal numero 1.
Ingresso CNY 150

La Grande Pagoda dell'Oca Selvaggia 
Si trova a sud rispetto le mura di Xian, per arrivarci ci sono numerosi  autobus (dipende da dove partite) oppure la Metro 2 per Xiaozhai Station exit C (c'è poi da camminare per una decina di minuti). L'ingresso al parco è gratuito, e al momento della mia visita la Pagoda non era visitabile. Tang Paradise si trova a circa un quarto d'ora a piedi dalla Pagoda (ingresso CNY 120).

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25 commenti:

  1. Ma cosa sono quei quadrati a righe bianche e arancioni della prima foto, nella zuppa??
    Cmq ne ho tanto sentito parlare dell' esercito di terracotta, ma anche io odio la calca, quindi non mi sarei goduta la visita!

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    1. Qualcosa che assomiglia al surimi (ovvero pesce finto).

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  2. Ma cosa sono quei quadrati a righe bianche e arancioni della prima foto, nella zuppa??
    Cmq ne ho tanto sentito parlare dell' esercito di terracotta, ma anche io odio la calca, quindi non mi sarei goduta la visita!

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  3. Ma sai che l'esercito di terracotta (una parte) L'avevo visto a Torino qualche anno fa? Li avevano messi nell'anfiteatro davanti alle Porte Palatine.
    Domanda: a parte i datteri e le noci, hai visto tanti frutti o verdure particolari? Sono curiosa perchè mi piacciono di più della carne. Io voglio provare a fare il pudding di mango, ma mi hanno detto che devo passare a China town (è da secoli che non ci vado) per trovare il mango giallo cinese, nei supermercati trovo solo quello verde(inglese)... vedremo.

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    1. Il frutto che si trova ovunque è il durian, che ha un odore molto forte. Il primo anno non riuscivo a sopportarlo, ma adesso ti dirò che mi piace.
      Verdure particolari non saprei, ma ho mangiato il bambù vero. Hai presente il classico manzo funghi e bambù? Dove il bambù è costituito da pezzi quasi bianchi a metà tra il duro e il croccante? Ecco, io ho finalmente mangiato il bambù vero, e ha una consistenza che ricorda l'asparago ed è buonissimo.

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  4. Che spettacolo il quartiere musulmano!! Ecco, sono le 4 del pomeriggio, ma dopo aver visto le tue foto mi papperei volentieri un paio di quegli spiedini! L'esercito di terracotta mi ha sempre attirato, ma se c'è quella calca, anche no... Io poi alla fine in quelle situazioni sono anche abbastanza combattiva (col cavolo che faccio passare qualcuno!), ma perdo tutte le energie in quello e non mi rimane l'attenzione per ammirare le cose belle che, in teoria, ero andata a vedere. Tu pensi che sia sempre così pieno o era un effetto dei diplomatici in visita?

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    1. No, sono sicura di aver trovato la giornata sbagliata io. Proprio oggi ho visto sulla sua pagina facebook che Carlo Verdone è andato a vedere l'esercito di terracotta e dalla foto si vede che non c'è nessuna calca.

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  5. La Cina mi attira moltissimo e Xian è tra le tappe che vorrei fare. Peccato per l'esercito di terracotta.. in effetti, essendo stato messo in un padiglione, credo che gran parte dell'impatto emotivo venga meno.

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    1. Conoscevo bene la struttura del museo, e sapevo già che l'aspetto dei padiglioni non era dei più romantici, ma speravo di riuscire a vedere meglio le statue. Purtroppo ho trovato la giornata sbagliata.

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    1. Forse Xian mi è piaciuta così tanto perché è pienissima di gatti!

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  7. Un quartiere musulmano in Cina ... una cosa che non avrei mai pensato esistesse!!! E oddio I posti con la calca, odio profondo (x questo me ne sono andata nei posti più sperduti della Scozia)

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    1. I cinesi di religione musulmana in Cina sono l' 1.7%, non sono pochi se pensi a quanti sono in totale!
      Io non posso dire di odiare la calca, in fondo se sono tornata per la terza volta in Cina significa che apprezzo anche questo aspetto. Ma quel giorno non era normale, oltretutto secondo me hanno infranto qualsiasi regola sulla sicurezza.

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  8. Tutto il cibo di questo post è una meraviglia *___*
    Peccato per l'esercito, è una delle cose che mi piacerebbe di più vedere in Cina.

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    1. Non disperare, di sicuro ho trovato io la giornata sbagliata.
      (Ma infatti per me quel che conta alla fine è la miriade di cose buonissime che ho mangiato! ^_^)

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  9. In effetti leggere di un quartiere musulmano in Cina fa veramente strano.

    Porca miseria che odio il casino di gente nei padiglioni, anche io mi sarei innervosita in tempo zero! Ma secondo te c'è un periodo dell'anno migliore per andarci senza beccare troppa gente? Anche a me piacerebbe tantissimo vedere l'esercito di terracotta, prima o poi.

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    1. Credo che il turismo interno abbia un flusso più o meno costante tutto l'anno, ma credo che l'inverno (escludendo assolutamente il capodanno cinese e le festività nazionali) sia molto più tranquillo.

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  10. Secondo me c'è sempre molta gente, un po' più un po' meno. A qualche decina di chilometri c'è un altro sitocon un mini esercito di terracotta interessante dove c'è meno gente (ovviamente). Comunque la città è in effetti molto bella.

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    1. Mi basta quello che ho visto :)
      Comunque sono felice di esserci stata, ho scoperto una città che mi è piaciuta tanto.

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  11. Xian sembra davvero bellissima come città (gatti!! <3), e le foto del cibo come sempre fanno venire una super fame!! Peccato per la calca, in effetti è una delle cose che meno sopporto dei luoghi turistici, anche se è inevitabile (diciamo che con gli anni tollero sempre meno la gente in generale, ma questo è sicuramente un problema tutto mio!! :P). E' sempre un peccato quando un luogo non rispecchia in pieno le nostre aspettative, o non ci comunica nulla, ma fa parte anche questo del viaggio in fondo. Un abbraccio! :)

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    1. Sai che avevo avuto la stessa sensazione al Kinkakuji di Tokyo? Non c'era la folla ma mi è sembrato uno di quei posti molto più belli in foto che dal vivo.

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  12. Questome l'ero perso!
    Che bello l'esercito di terracotta, a me sarebbe dispiaciuto comunque non poter girare attorno alle statue per vedere da vicino come sono fatte e quanto sonò grandi, ma capisco che se l'afflusso è quello e il grado di educazione è quello, è giusto che rimangano là sotto al sicuro ;)

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    1. Penso che per la conservazione delle statue l'unico modo per mostrarle al pubblico sia proprio com'è adesso, ma speravo che ci si potesse avvicinare un po' di più.

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  13. Ho capito come si comporta una blogger seria: prendere appunti nel momento stesso in cui succedono le cose (non la sera, in hotel, quando hai già dimenticato tutto!! ^_^) Xian, con tutti quei mici mi piace!

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    1. Il bisogno di buttare giù due appunti era una scusa per sedermi un momento davanti a una tazza di caffè ^_^

      Ps rispondo solo ora perché questo commento era finito nello spam, non capisco come mai!

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