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lunedì 26 settembre 2016Aggiornato il:

China trip #3 - cronaca di un lungo viaggio in treno (e arrivo a Luoyang)

gattosandro viaggiatore


Diario di viaggio in Cina
6 agosto 2016
Luoyang (Henan)

Siamo in Cina da 10 giorni, dopo Pechino abbiamo visitato lo Shanxi 山西, lo Shaanxi 陝西省 e oggi lasciamo Xian per andare nello Henan 河南. Ho scelto di andare a Luoyang perché ci sono diverse cose interessanti da vedere nei dintorni, ma non immaginavo di trovare una città così bella. La Cina è così, regala sorprese e mi stupisce ad ogni tappa.


Arriviamo in stazione con parecchio anticipo e sbrighiamo in fretta le procedure di controllo. L'atrio - dove non c'è un posto a sedere manco a pagarlo - si sta riempiendo di gente. A pochi minuti dall'apertura dei cancelli la folla fa quasi impressione.

Cronache ferroviarie di un ordinario viaggio in terza classe

Sul treno sale un delirio di gente, molti sono senza posto quindi affollano il corridoio.
Noi abbiamo i posti assegnati ma lontani, io sono vicino al finestrino nei posti da due, Lore è vicino al finestrino dal lato opposto, nei posti da tre. Di fronte a me si siede una ragazza senza posto assegnato con una neonata in braccio, e mi piazza di fianco due bimbette sui 4 anni e la nonna. Tra i nostri piedi sotto il tavolino, sul suo sgabellino, una bambina ancora più piccola. Nei sedili dietro di me trovano posto le altre componenti della famiglia, con un altro paio di bambine. Sono tutte femmine, se ho contato bene sono la nonna, due figlie, sei nipoti.

Le due bimbe vicino a me (sarebbe più corretto dire sopra di me) mangiano i ramen istantanei secchi, come se fossero patatine, e mi fanno una tenerezza infinita. Una delle due è molto vivace, non riesce a stare ferma, si mette in piedi sul sedile, e al primo scossone cade giù dando una craniata sul tavolino. Mi scappa un urletto, non sono riuscita ad acchiapparla in tempo. La bimba intanto guarda sua madre accennando un pianto che non arriva, perché lei le fa una carezza sorridendo come per dire dai che non è niente, ed è tutto dimenticato. Le è uscito un bernoccolo gigantesco.

Il tempo passa, il treno macina chilometri, si ferma, riparte. Gente che recupera i bagagli per scendere, gente appena salita che cerca il posto e lo trova occupato, gente che si alza per cedere il posto e andarsi a cercare una nuova sistemazione da un' altra parte. La piccina sotto il tavolo intanto mangia semini senza dire una parola, non protesta neanche quando viene spinta ancora più sotto al tavolo perché la gente non riesce a passare con le valigie.
La bimba nel sedile dietro al mio si agita, sbatte contro lo schienale, vorrebbe venire di qua. Intanto le due monelle vicino a me hanno aperto male un altro pacchettino di spaghetti che sono finiti dappertutto, ce li ho in testa e persino nelle scarpe. La mamma mi propone allora un cambio posto, forse pensa che mi stanno dando fastidio, ma io invece sto così bene con loro.

gattosandro viaggiatore
La bimba seduta sul suo sgabellino, quasi sotto al tavolino, intenta a mangiare semini
(sputacchiando in giro le bucce). 
Per terra, nonostante la responsabile di vagone sia già venuta un paio di volte a spazzare, ci sono ancora
residui di ramen secchi e bottigliette vuote.

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Tra un carrello del cibo e l'altro, non possono mancare i venditori dei più disparati articoli, 
con tanto di presentazione microfonata e illustrazione del prodotto. 
(In questo caso, per dimostrare la potenza di queste ventose, il venditore si è messo ad attaccarle 
e staccarle con foga alle pareti del treno, tra le risate generali dei passeggeri).


Dopo qualche ora la famiglia si sposta, la responsabile di vagone ha trovato posto per tutte qualche fila più giù. Quando noi scendiamo loro restano su come la maggioranza della gente che era salita a Xian con noi. Chissà quanto durerà ancora questo viaggio per loro. (Questo treno percorre in totale 1400 km circa fino a Guangzhou, dove arriverà domani dopo 27 ore di viaggio).

Luoyang, la rivelazione di questo viaggio.

Al nostro arrivo la stazione di Luoyang ci appare stranamente vuota, compriamo subito la cartina della città nell'ufficio turistico e siccome siamo affamati - prima ancora di capire dove dobbiamo andare - ci fiondiamo a mangiare qualcosa da Mr. Lee (una catena di fast food dove si servono piatti buonissimi).

Il nostro albergo è a pochi minuti a piedi dalla stazione, e visto da fuori non è un granché, ma la camera mi piace molto. Come immaginavo, appena scelgo qualcosa di diverso dall'ostello posso dire addio alla comunicazione. Alla reception nessuno parla inglese, ma con tanti sorrisi e tanta pazienza riusciamo a parlarci col traduttore sul telefono e in qualche maniera ci capiamo. Questo purtroppo significa che non avrò nessun tipo di aiuto per le escursioni che ho intenzione di fare, dovrò arrangiarmi.

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Spezzatino con patate, riso e insalata di cavolo. Buonissimo.

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Spaghetti freddi con cetrioli, erba cipollina e arachidi. Una bomba!

La temperatura è fantastica. C'è il sole ma è ventilato, e anche se siamo lontanissimi dal mare sembra un clima marittimo. Il nostro albergo si trova su un corso dove c'è qualche ristorantino a conduzione famigliare e una marea di concessionari che vendono motorini. La percorriamo tutta fino ad una piazza dove si incrocia la strada principale - piena di centri commerciali - che porta alla città vecchia.
Sulla cartina sembra abbastanza vicina, ma alla fine camminiamo per circa tre chilometri prima di scorgere le mura che racchiudono una delle città antiche più belle viste fino a ora. E chi se l'aspettava?

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La zona commerciale di Luoyang, dove ci si può dedicare allo shopping selvaggio. 
Mi sono comprata una maglietta in un negozio dove il volume della musica mi ha resa 
praticamente sorda, ma le commesse sembrano completamente immuni al suono.

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La porta principale delle mura, vista dall'interno.

All'interno delle mura le vie pedonali sono colme di ristoranti, botteghe, artigiani e boutique. Nell'aria ritrovo l'odore pungente del malefico tofu puzzone (tofu fermentato e cotto al vapore o fritto) a cui devo essermi assuefatta perché non lo trovo più così insopportabile (Lore invece continua a odiarlo profondamente). Per chi non avesse idea del tipo di puzza, posso descriverla come un mix tra il formaggio più puzzolente che vi viene in mente e l'odore della pattumiera al sole.

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Luci e bancarelle in una via pedonale della città antica.

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In questo banco stanno preparando l'impasto filamentoso per i dolcetti tipici di Luoyang. 
Me ne hanno fatto assaggiare uno, buonissimo, ma davvero molto dolce.

Addentrandoci nelle vie finiamo in una strada che potrei semplicemente chiamare il paradiso dello street food. Bancarelle una in fila all'altra, da entrambi i lati della strada, che cucinano una varietà incredibile di cibo, una gioia per il palato e per gli occhi. La maggioranza della gente mangia passeggiando, ma per chi vuole sedersi alle spalle degli stand ci sono file di tavoli. Non ho ben capito se ci si può mettere ovunque o se corrispondono ai singoli banchetti, ma per stasera ci va bene piluccare camminando nella bolgia di gente, odori e piatti cucinati sul momento.

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Ostriche e conchiglie alla griglia.

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Spiedini di trippa

Torniamo sul corso in cerca di un autobus che ci riporti in albergo ma prima entro da KFC perché devo andare in bagno. Mi metto in coda, e mentre aspetto entra un ragazzino che si infila nel bagno degli uomini ma con la coda dell'occhio si accorge di me e riapre di scatto la porta per fissarmi. Gli sorrido, chiude la porta. La riapre, mi guarda di nuovo, e finge di svenire mentre mi lancia al volo un cuoricino. Uno spasimante così simpatico non l'avevo mai avuto.


Alla fermata degli autobus individuo quello che arriva proprio davanti all'albergo (mi ero scritta in cinese il nome della nostra fermata) e prima di salire su in camera passiamo a prendere qualcosa da bere nel negozietto lì vicino. La signora ha una cofana di capelli cotonati e sembra uscita da una soap opera degli anni 70. Da quando siamo in Cina mi sto sforzando di imparare qualche parola di cinese, e in qualche modo - incredibilmente - sto iniziando a capire qualcosa di quello che mi dicono. Piccole cose eh, ma che soddisfazione! (Per dire, stasera ho capito quanto dovevo pagare senza doverlo leggere sulla calcolatrice, roba da farmi la ola da sola).


Che dire, questo posto mi piace proprio tanto.





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Info pratiche e consigli di viaggio:

Trasferimento:
Xian - Luoyang Treno K84 (387 km - 5h 30m) CNY 54.5

Se avete in programma di andare a Luoyang esclusivamente per vedere le grotte Longmen (di cui vi parlerò nel prossimo post) vi conviene usare i treni dell'alta velocità che arrivano alla stazione Luoyang Longmen. Da Xian impiegano solo un'ora e mezza (CNY 174.5) ed è un'escursione che può essere fatta in giornata partendo al mattino e tornando la sera.
→ Nella stazione Luoyang Longmen 洛阳龙门站 arrivano i treni G (alta velocità)

Se invece volete fermarvi a Luoyang qualche giorno come ho fatto io conviene arrivare alla stazione centrale.
→ Nella stazione Luoyang 洛阳 arrivano i treni K, Z, T

Quando fate i biglietti specificate bene a quale stazione dovete arrivare.

La stazione Luoyang è collegata alla stazione Luoyang EST 洛阳东站 (che si trova nei pressi della città vecchia) da un treno locale (8 minuti - CNY 8).

Appena arrivate a Luoyang procuratevi una mappa (CNY 5). C'è un ufficio turistico appena usciti dalla stazione centrale.

Hotel
ZHONGZHOU Hotel - Jingu Road**
No 3 Jinguyuan, Xi Gong
Vicino alla stazione, si è rivelata una posizione comodissima perché proprio davanti all'albergo passano tantissimi bus che portano ovunque.
Il personale parla solo cinese ma è gentile. La camera è spaziosa, pulita, e i letti sono comodissimi. Il bagno è un po' buio ma gli asciugamani sono grandi e morbidi.
Camera doppia per 3 notti CNY 405

L'itinerario di oggi nel dettaglio: dall'albergo a piedi in Jinguyuan Rd fino alla piazza e poi a sinistra in Zhongzhou Middle Rd fino alla città vecchia. Ritorno in autobus (davanti all'albergo passa il 5/10/14/28/40/46).

Gli autobus costano da 1 a 3 yuan. Preparate i soldi giusti che vanno infilati nel bussolotto vicino all'autista (questo vale per tutta la Cina, non solo per Luoyang). Spesso la cifra è scritta sulla scatola di metallo (attenzione che il simbolo che troverete per indicare la parola yuan é ), se invece non c'è scritto chiedete all'autista. Attenzione: I cinesi contano con le mani in maniera diversa da noi.
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23 commenti:

  1. Come contano i cinesi? O_O

    Cmq complimenti per la pazienza: io sarei impazzita!

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    1. Le prime volte, quando mi indicavano 8 io capivo due. Poi ho memorizzato il loro modo di contare con una mano sola ed è andata meglio.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Immagino tu che guardi la cofana di capelli e mi viene da ridere :)

    I numeri sembrano facili: per fare l'8 devi fare il 2, per fare il 10 una più, il 9 è come quando improvvisi le ombre cinesi. Il 7 lo guardo e lo riguardo: quando sarò là i numeri li scriverò su carta, altrochè.

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    1. Il sette è praticamente la nostra mano a carciofo ma senza l'anulare e il mignolo.

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  4. Questi post sono una meraviglia!!!
    Grazie Simona.

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  5. Che brava che stai imparando il cinese!! Io per ogni viaggio faccio grandi promesse di imparare la lingua del posto, ma alla fine procrastino, procrastino e non lo faccio mai. Per la Corea volevo imparare a leggere l'alfabeto, alla fine mi ricordavo 3 lettere e sapevo dire "ciao" e "grazie"... va beh, ce la siam cavati lo stesso! Louyang sembra bellissima e molto autentica :)

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    1. L'alfabeto coreano sono riuscita ad impararlo abbastanza in fretta, ma avevo un vocabolario misero anch'io. Alla fine imparo subito sempre le solite cose "Ciao" "grazie" "quanto costa" e "birra". Tutto il resto è una faticaccia! Ma stavolta, forse perché è la terza, ho fatto dei progressi, soprattutto a riconoscere e leggere gli ideogrammi.
      Peccato che senza poter continuare a fare pratica in loco mi dimenticherò tutto! (Spero di no).

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  6. Che carine le bambine e il ragazzino di questo post!
    La città sembra splendida, come al solito sbavo sul cibo.

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    1. Ci sono stati momenti in cui ho profondamente odiato i bambini, alcuni sono davvero dei cafoni viziati (specialmente se sono ricchi). Ma il più delle volte sono indipendenti e simpatici come quelli che ho descritto in questo post, e il ragazzino mi ha fatto proprio ridere!

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  7. Bellissimo questo tuo diario di viaggio e complimenti per la tua abilità con le lingue!

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    1. Grazie! Abilità con le lingue adesso mi sembra un po' esagerato, io la chiamo istinto di sopravvivenza ^_^

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  8. Che soddisfazione!! Sono soddisfatta anche io per i tuoi primi successi in cinese, che bello :)) Io adoro imparare a capire, ma imparare a dire è una sensazione impareggiabile. Quando poi ti capiscono c'è da svenire dalla gioia ;)
    Le mura della città sono quelle con i finestroni? Belle, particolari.
    Mi unisco ad Alli per il cibo stavolta :p

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    1. Sì da fuori sembrano quelle di un castello, dall'interno si vede che sono su tre piani (quei finestroni mi piacciono tantissimo).

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  9. Ma che avventura fantastica! Anch'io mi diverto a viaggiare in terza classe (non in aereo, dove sinceramente preferirei la prima), come il giro in Greyhound che ci siamo fatti quest'estate: solo così si vede il paese vero!

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    1. Sono d'accordo, anche se ne ho fatti di più lunghi e impegnativi durante il mio secondo viaggio in Cina. È uno dei modi più semplici per avere a che fare davvero con la gente. Quando condividi gli spazi - ridotti - per tanto tempo viene fuori l'umanità delle persone. Questo è un modo di viaggiare che a me piace in modo particolare, anche se è stancante e il più delle volte devo sopportare le critiche di mio marito (secondo lui dovremmo prendercela più comoda).

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  10. Sei mitica Ciccola mia, per questa tua straordinaria passione per la Cina, l'amore che ogni tua parola sprigiona,e questi racconti di viaggio che sono meravigliosi, curiosi , interessanti, con foto stupende e piatti che ti fanno venire voglia di assaggiarli senza pensarci su..Chissà, un giorno( ma quando?)hai visto mai?!
    Aspetto il seguito!
    Bacissimo e grazie!

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  11. Ma che viaggio spettacolare hai fatto? Anche il treno con i pavimenti di ramen e semini sputacchiati dev'essere un'esperienza non da poco! E poi se si viaggia in prima classe, come si può pensare di respirare la vera aria del posto? Bravissima!

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    1. Beh, ogni tanto un viaggio più confortevole ci vuole, ma in effetti questo è un bel modo per conoscere meglio la gente del posto.

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Consigli? Commenti? Mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensate.



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