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sabato 13 gennaio 2024Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - rientro con imprevisto

- post precedente: Agia Napa -


Diario di viaggio a Cipro
19 settembre

Ci svegliamo abbastanza presto così facciamo tutto per benino:

- chiudiamo le valigie (con un po' di fatica ma incredibilmente sono riuscita a farci stare tutto, sarà perché ho quasi tutto addosso?)
- lasciamo la casa dopo aver controllato bene gli armadi (chissà perché ho sempre l'ansia di dimenticare qualcosa, manco viaggiassi con oggetti preziosi)
- andiamo a restituire il nostro affezionato catorcio (il disbrigo delle pratiche è più lungo di quanto mi aspettassi, ma siamo in largo anticipo quindi corriamo dietro al gatto dell'autonoleggio, che come tutti i gatti del mondo snobba chi lo guarda con gli occhi a cuore e si butta in braccio a chi per i gatti non ha particolarmente interesse - la Bionda - nel tentativo di convertirla)
- carichiamo tutto sul pulmino e ci facciamo portare in aeroporto in perfetto orario sulla nostra tabellina di marcia (anzi, abbiamo anche il tempo di fare colazione).

Il tabellone dice che il nostro volo è in orario, esce il gate, ci incamminiamo. Eccolo lì il nostro aereo Easy Jet che ha finito di scaricare e ora sta già imbarcando noi.

Mi avvicino e vedo che la gente inizia a tornare indietro, non si parte.


mercoledì 20 dicembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - crociera ad Agia Napa

- post precedente: Kolossi e Kourion - 

Diario di viaggio a Cipro

18 settembre 2023

Stamattina mi sveglio con un po' di malinconia e realizzo che è l'ultimo giorno a Cipro, questa settimana è letteralmente volata. Non possiamo lasciare l'isola senza aver fatto almeno un giro in barca, perciò andiamo ad Agia Napa a vedere cosa offre il porto turistico.

Questa cittadina è un po' la Rimini cipriota, la gente che sceglie Cipro per il mare e per fare baldoria e casino (tanto casino) deve venire qui. Io l'ho trovata bella ma cara, rumorosa e troppo patinata. Ma è il mio parere eh.

Appena ci avviciniamo ai banchetti delle crociere veniamo sommerse da proposte. Prendiamo qualche volantino e decidiamo quale offerta ci ispira di più mentre beviamo un caffè - caro e neanche particolarmente buono - al gigantesco bar della spiaggia. I tour sono più o meno tutti uguali, qualcuno dura qualche ora, altri tutto il giorno, in alcuni si mangia, in altri no. Noi scegliamo un giro in barca da mezza giornata, con pranzo incluso e sosta in più punti per fare il bagno. L'itinerario è più o meno sempre lo stesso, si parte da Agia Napa, si gira intorno alla penisola di Capo Greco e si arriva al confine col territorio turco di Cipro. Se siete ricchi e/o asociali potete anche affittare uno yacht privato eh, ma i posti per immergersi sono uguali per tutti.

Io adoro le gite in barca, non sono per niente snob, e non disdegno un po' di sano casino (tipo questo), ma alla fine questa gita è stata tutto sommato tranquilla.


Saliamo in barca e ci piazziamo intorno a un tavolo, posizione tattica sia per la visuale che per la comodità di avere un appoggio quando dovremo pranzare. Il panorama è semplicemente stupendo. Il colore del mare non si può descrivere, le foto danno solo un'idea, bisogna assolutamente vederlo di persona.

La barca è piuttosto piena, ci sono gruppi ragazzi - simpatici - coppie, famiglie e anzianotti. L'animazione grazie al cielo è pressoché inesistente, la navigazione è accompagnata da spiegazioni, racconti e musica (hit tritamaroni ispaniche e tunza-tunza per nostalgici). Non facciamo in tempo a partire che i nostri vicini di tavolo stanno già brindando, e noi? Non ce la meritiamo la birretta della gita? Scendo al bar a prendere tre Corona sale e limone (che non mi piace granché, ma fa tanto vacanza), e torno su felice (cercando di non volare dalle scale con tre birre in mano e il portafoglio infilato nel costume).

In breve, dopo aver lasciato il porto si naviga lungo la costa dove vediamo subito il Bridge of Lovers, scogliera a forma di ponte vicino ad Ammos Kambouri Beach (piccola spiaggia attrezzata, tranquilla e molto carina). Poco dopo ci fermiamo alle Sea Caves, le prime di una serie di caverne che si sono formate nella roccia, per poi costeggiare Capo Greco, altissimo e imponente visto dalla barca. Si scorge il punto in cui arriva il sentiero (perché tutti questi posti sono ovviamente raggiungibili e visibili via terra) dove ci sono panchine, un monumento per la Pace, e poco più avanti il faro.

Andando avanti vediamo altre grotte, arriviamo alla Blue Lagoon (probabilmente il posto più bello dove ho fatto il bagno) e in lontananza scorgiamo Famagosta.

All'ora di pranzo ci si mette in fila per raggiungere il bar dove vengono riempiti i piatti di cibo discretamente buono (anche in variante vegetariana). Ancora qualche bagno e ci si prepara al rientro, come vola il tempo quando ci si diverte.







Rientriamo al porto di Agia Napa, salutiamo lo staff come se fossimo amici, e andiamo a recuperare la macchina. Per fortuna decidiamo di fermarci in un bar, così mi trovo davanti ad una birra media quando mi arriva una brutta notizia. Per fortuna  la telefonata è arrivata alla fine del giro in barca, così mi sono potuta divertire senza pensieri.

Fatto sta che il mio umore cambia totalmente e la giornata prende una piega che non mi sarei aspettata.

Decidiamo di andare a Nissi Beach, che dovrebbe essere la spiaggia più bella di Agia Napa. Sulla strada ci sono solo giostre per turisti, locali per turisti, ristoranti per turisti, posti per turisti, e parcheggi a pagamento per turisti. La rinomata Nissi Beach sarebbe di sicuro bellissima, se non fosse completamente ricoperta di lettini ombrelloni e tanta ma tanta gente. Una parte di spiaggia è talmente fighetta (e snob) che ha i privè, i posti migliori hanno il cartellino "prenotato", e pur tentando di sederci da qualche parte non ci ha considerato nessuno. E meno male, così ce ne siamo andate via all'istante, alla faccia del parcheggio già pagato.


Torniamo a Larnaca. Vorremmo visitare il Castello (la fortezza militare sulla spiaggia che ospita un museo e una terrazza da cui ammirare il tramonto) ma è chiuso. Abbiamo aspettato l'ultimo giorno e ci è andata male, peccato. 

Giriamo un po' e si fa ora di cena, torniamo nel ristorante giordano per concludere in bellezza questa vacanza. Ordiniamo come al solito troppi piatti, infatti stasera riusciamo a spendere ben 50 euro in tre.
È ora di fare la valigia, domani si parte.

E siccome il nostro rientro è stata un'odissea, il diario di viaggio a Cipro si concluderà nella prossima puntata.






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Info pratiche 

Agia Napa 
Poco prima di arrivare al porto c'è un comodo parcheggio. Non è tanto grande, ma arrivando la mattina presto si trova posto (per mezza giornata abbiamo speso € 3).

Gita in barca
Come ho spiegato, ci sono tour di qualsiasi tipo e durata, se siete amanti del genere c'è anche il galeone dei pirati. Noi ne abbiamo scelto uno da mezza giornata con pranzo incluso e abbiamo speso € 30 a testa. Portatevi dell'acqua, che i prezzi sulla barca sono abbastanza alti.


sabato 16 dicembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro: Kolossi e Kourion

- post precedente: Troodos -

Diario di viaggio a Cipro 
17 settembre 2023

Oggi visitiamo la parte meridionale dell'isola di Cipro. Temperatura calda ma non troppo e cielo di un blu che più blu non si può. 

Kolossi Castle
Prima tappa
Castello di Kolossi

Il parcheggio di fronte al castello è libero ed è praticamente vuoto, forse perché la domenica mattina non è molto frequentato. Facciamo colazione nel chiosco vicino all'ingresso dove prendo anche qualche souvenir e entriamo.

L'edificio in pietra calcarea è del XIII secolo. Costruito durante il dominio dei Franchi, è una delle opere di fortificazione più importanti. Appartenne all'Ordine dei Templari e poi a quello dei Cavalieri di San Giovanni che mantenne a Kolossi l'amministrazione militare (Commanderie) che fu la più importante anche per la produzione di grano, cotone, zucchero e olio dei fertili terreni di Kolossi. La produzione riguardava anche il vino cipriota per eccellenza, la Commandaria. Ma di vino parlerò più avanti.

martedì 5 dicembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - Troodos

 - post precedente: Famagosta e il lato turco - 


Diario di viaggio a Cipro
16 settembre 2023

Oggi andiamo alla scoperta del Troodos, la catena montuosa più grande di Cipro di cui il Monte Olimpo è la vetta più alta. Siccome volevamo cercare di evitare il più possibile il percorso più tortuoso abbiamo stilato per oggi un itinerario forse un po' lungo ma che sulla carta ci sembrava il meno faticoso.

Prima tappa
Galata

Partendo da Larnaca di buon'ora costeggiamo la zona di confine a nord per aggirare le strade di montagna e arriviamo a Galata, un paesino minuscolo dove visitiamo una chiesa Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Panagia Podhitou è una piccola chiesa bizantina del 1502 che assomiglia ad una baita e spunta, isolata, nel verde. È appena fuori dal paese, si potrebbe arrivare a piedi ma noi abbiamo una macchina e la usiamo. Oltretutto c'è un comodo parcheggio proprio all'ingresso.

Quello che si vede all'esterno (e che sembra appunto una baita) è in realtà un 'involucro' di mattoni col tetto di paglia che custodisce la piccola chiesa che abbiamo la fortuna di trovare aperta. Sapevamo infatti che viene aperta su richiesta chiamando il numero di telefono appeso sulla porta o chiedendo del custode nel bar della piazza, cosa che probabilmente ha fatto la coppia arrivata poco prima di noi.

La chiesa ha una sola navata e presenta pitture murali dello stile italo-bizantino ma l'interno è piuttosto buio e tra l'altro è proibito fare foto (immagino quindi che non sia il caso di accendere la torcia sul telefono). 

Panagia Podhitou
Panagia Podhitou


Panagia Podhitou
Intorno alla Chiesa di Galata, Panagia Podhitou

martedì 28 novembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - Famagosta e il lato turco

 - post precedente: Paphos -

Diario di viaggio a Cipro
15 settembre 2023

Stamattina il nostro caro amico Maps decide di farci fare una strada alternativa per andare a prendere l'autostrada, così per qualche motivo che ignoriamo passiamo sotto all'acquedotto romano di Larnaca. Ne approfittiamo per scendere dalla macchina e fare due foto, così diamo un senso a questa deviazione non richiesta.

Oggi andiamo a Cipro nord, nella parte turca, e sono emozionata. È vero, abbiamo già varcato il confine a Nicosia, ma eravamo a piedi mentre oggi siamo in macchina e stiamo andando verso uno dei checkpoint, quello di Pergamos (dopo Pyla). Avevamo letto pareri allarmistici sulla questione checkpoint, dicevano che non si poteva attraversare la linea con un'auto noleggiata nel lato greco, ma direi che non è vero. Siamo arrivati col nostro catorcio a noleggio, abbiamo mostrato i documenti (per sicurezza abbiamo portato il passaporto) pagato una quota di 20 euro che dovrebbe valere come "assicurazione" e siamo entrate senza problemi.

Il lato turco di Cipro è completamente diverso, percorriamo un lungo tratto di strada dove sembra di stare in un luogo deserto, non una casa, non una persona. Costeggiamo una rete con filo spinato finché non ci allontaniamo dalla zona di confine e ci affidiamo ai cartelli stradali perché siamo ufficialmente in Turchia e ho dovuto togliere la connessione dati sul telefono (il signor Wind mi ha subito addebitato qualche euro solo per aver passato il confine).


giovedì 16 novembre 2023Aggiornato il:

Una settimana a Cipro - Paphos

 - post precedente: Lefkara e Nicosia -

Diario di viaggio a Cipro
14 settembre 2023

Oggi si va a Paphos (o Pafo). Il viaggio è lunghetto, dobbiamo percorrere circa 130 chilometri che scorrono abbastanza lisci fino a Limassol (o Limisso) dove il traffico è infernale. Vista dall'autostrada Limassol appare come un enorme e affollato ammasso di palazzi brutti. Non avevamo in programma di visitarla e meno male, l'idea di infilarmi in quella bolgia non mi attira per niente.

Detto ciò, appena oltrepassiamo l'ingorgo la strada torna scorrevole e riusciamo a goderci il paesaggio. 

Paphos è una città in cui, se avete tempo, consiglio di stare almeno un paio di giorni per una serie di motivi che elenco brevemente:

- la città di Paphos ha un sito archeologico talmente grande che ci va almeno mezza giornata per visitarlo tutto senza andare di corsa
- idem per le Tombe dei Re
- la città vecchia, per quello che ho visto, merita una visita
- ci sono tante spiagge (molto più belle rispetto a quelle di Larnaca)
- da Paphos è più comodo visitare posti come lo scoglio di Afrodite, Petra Tou Romiou e la penisola di Akamas

In ogni caso, pur avendo avuto una sola giornata a disposizione, siamo riuscite a vedere quasi tutto e a ritagliarci del tempo per un po' di sano relax.


Paphos, Cipro
I mosaici di Nea Paphos e un gatto che sembra il mio Filippo